VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Morte di Alex Bonucchi, il super consulente nominato dalla famiglia : "Forse è stato pestato"

Michel Emi Maritato, docente di criminologia e scienze sociali: "Non vorrei che il decesso per folgorazione sia stato solo simulato . Grave che non siano stati restituiti gli organi: il Governo si faccia sentire"

Alex Bonucchi è morto in un hotel algerino

Alex Bonucchi è morto in un hotel algerino

Modena, 9 febbraio 2025 – Potrebbero aver simulato la morte per folgorazione per coprire un pestaggio? Dove sono finiti gli organi mai restituiti alla famiglia? E, soprattutto, come mai le istituzioni nulla fanno per rendere giustizia ad un proprio connazionale morto all’estero? Ad alzare ancora una volta la voce, facendo un appello direttamente al Governo è Barbara Degli Esposti, mamma di Alex Bonucchi, il 25enne di Nonantola, allenatore del Rolo, morto folgorato nella piscina di un hotel in Algeria a gennaio del 2021.

Alla ricerca della verità

Ora i genitori di Bonucchi hanno affidato un incarico ad un consulente di parte, noto criminologo nel tentativo di giungere alla verità. Parliamo di Michel Emi Maritato, docente di criminologia e scienze sociali, che si appella direttamente al Governo affinché supporti la famiglia e ottenga risposte sulla mancata restituzione degli organi del ragazzo.

"Non vorrei che fosse stata simulata la morte per folgorazione per nascondere qualcosa, magari un decesso a seguito di pestaggio – sottolinea – Inoltre non sono mai stati forniti i video delle telecamere: come mai l’hotel, se fosse morto realmente di folgorazione perché il filo era scoperto, non è stato chiuso? Ci sono tanti lati oscuri nella vicenda, come la presenza di un russo che avrebbe discusso ipoteticamente con Alex: perché questo aspetto non è stato chiarito? Alex ha visto qualcosa che non doveva vedere?"

Dubbi sulla dinamica della morte

Il criminologo e Barbara Degli Esposti si sono conosciuti recentemente a Roma, nel corso di una manifestazione. "Ciò che subito mi è balzato agli occhi – precisa il consulente – è il fatto che il Governo non si sia preoccupato della restituzione degli organi della vittima alla famiglia: una mancanza molto grande della politica italiana. Leggendo gli atti credo che non sia stata fatta chiarezza su quel giorno. La morte per folgorazione è vera o è una messa in scena successiva? Il corpo, se cade faccia avanti, come sostenuto dalle forze dell’ordine algerine, riporta una lesione frontale del cranio e del setto nasale. Nel caso in oggetto, invece, il ragazzo aveva riportato una frattura laterale del naso e tumefazione del bulbo oculare che lascia pensare ad una colluttazione più che ad una caduta. Nelle carte dichiarano che il corpo è stato trovato con le gambe in acqua – continua Maritato – ma il reclinarsi sulla piscina sarebbe stato attutito dall’acqua. Insomma, vorremmo che gli inquirenti chiarissero cosa accaduto davvero quel giorno; se vi sia stata una colluttazione anche perché il filo scoperto era lontano dall’acqua e non vorrei che quella emersa fosse una "favoletta" raccontata ad hoc, per coprire la verità".

Prossime mosse per ottenere giustizia

"Andremo fino in fondo – insiste il criminologo – prenderò contatti con l’ambasciatore dell’epoca, oggi in Italia e quello attuale. Se non arrivano risposte, vorrei far procedere la famiglia con una denuncia querela per reati da ravvisare e intendo poi fare un appello alla Farnesina tutta, alla premier Giorgia Meloni e al Ministro Tajani affinché ci sostengano in questa battaglia. "Perché non collaborate e ci fate sapere? Noi ad oggi sappiamo che gli organi sono in Algeria ma non ci hanno ancora detto dove sono sepolti; quindi non sappiamo che fine abbiano fatto e questo non è giusto".