La Pigotta ai piccoli ricoverati aiuterà i bimbi feriti in guerra

Torna l’appuntamento con la bambola di Unicef che difende i diritti dei più piccoli

La Pigotta ai piccoli ricoverati  aiuterà i bimbi feriti in guerra

La Pigotta ai piccoli ricoverati aiuterà i bimbi feriti in guerra

Torna l’appuntamento con le pigotte in degenza pediatrica, una tradizione Unicef ormai pluriennale, nella settimana della Festa della Mamma, per ricordare la ratifica del trattato Onu che è stato recepito in ben 196 Stati.

"Anche quest’anno, Unicef ha donato le caratteristiche bambole – ha ricordato il primario Lorenzo Iughetti – per ricordare quanto sono importanti i diritti al gioco dei bambini, anche in situazioni difficili, come quella che stiamo vivendo. Quest’anno l’appuntamento arriva pochi giorni dopo la conclusione della mostra organizzata ad aprile all’Istituto d’Arte Venturi di Modena in cui gli studenti della 3F e 3G della sezione arti visive, hanno prodotto le Pigotte, ideandole, disegnandole e cucendole. Una bella iniziativa di sensibilizzazione".

"La Pigotta – ha spiegato Fiorella Balli di Unicef – non è solo un gioco, rappresenta anche un mezzo per sostenere la lotta alla violenza, alle malattie e il superamento delle discriminazioni dei bambini; un tempo, in varie zone della Lombardia, indicava una bambola fatta in casa con avanzi di tessuto o lana".

Le Pigotte, che verranno donate, sono le classiche bambole di pezza confezionate da volontarie, che dal 1988 sono diventate un simbolo per le campagne di raccolta fondi promosse dall’Unicef.

"Ringraziamo Coop Alleanza 3.0 e l’Associazione Cid, Curare il Dolore Onlus, costantemente vicine a Unicef in questa manifestazione". Adottando una Pigotta si ha modo di finanziare l’attività di Unicef in favore dei bambini martoriati dalle guerre in particolare nella Siria e nell’Ucraina. Regalando la bambola Unicef ai bimbi malati si vuole donare loro un sorriso e associarlo al sorriso di bambini di altri paesi meno fortunati del nostro.