La prima gita dopo il Covid, gioia e stupore

Gli alunni della Sacro Cuore di Carpi hanno potuto finalmente riscoprire l’apprendimento sul campo, in una splendida cornice toscana

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Il 27 Aprile noi ragazzi della scuoa secondaria di primo grado del Sacro Cuore, dopo essere partiti alle 6:30 da Carpi, siamo arrivati in centro a Firenze. Si trattava della prima gita dopo 2 anni di reclusione causa Covid 19.

Abbiamo atteso che la coda si smaltisse e siamo entrati agli Uffizi. È stata un’esperienza fantastica, le opere d’arte erano magnifiche. I nostri professori hanno deciso di assegnarci delle domande inerenti ai quadri alle quali abbiamo dovuto rispondere.

Finita la visita ci siamo diretti verso un parco nel quale abbiamo pranzato, successivamente abbiamo camminato fino alla Chiesa di Santa Croce. Una Chiesa magnifica, era veramente enorme e c’erano tantissimi dipinti di famosi pittori italiani, ad esempio Giotto, Caravaggio…

In essa inoltre c’erano anche numerose tombe come quella di Ugo Foscolo, che abbiamo studiato all’inizio dell’anno scolastico.

Abbiamo poi preso un gelato in una gelateria nell’omonima piazza di Firenze, dove successivamente abbiamo fatto una foto tutti insieme.

Una volta arrivati nell’albergo dove abbiamo trascorso la prima notte, abbiamo giocato a calcio per svagarci un pochino.

Poi ci hanno divisi nelle camere che erano da tre o quattro persone, ci siamo sistemati nelle camere e abbiamo cenato tutti insieme.

Dopo esserci sfogati ulteriormente, abbiamo cominciato i giochi serali divisi in varie squadre.

Successivamente ci hanno ritirato i telefoni e stremati ci siamo messi a dormire.

Alla mattina, dopo la colazione, siamo partiti per il trekking, nel parco delle Biancane.

Il luogo dove siamo andati a camminare era in una zona geotermica, in mezzo a molti soffioni boraciferi. È stata una camminata di alcuni chilometri e sembra che non abbia comunque stancato nessuno di noi, che eravamo già pronti per andare in spiaggia. La spiaggia di Follonica, non è molto affollata nel mese di Aprile, e i Prof ci hanno gentilmente permesso di immergere i piedi nell’acqua. Una volta asciutti, siamo saliti sull’autobus in direzione dell’ostello di Massa Marittima.

L’ultimo giorno della gita ci siamo svegliati alle 7:30 abbiamo fatto colazione poi siamo partiti per Nomadelfia, un viaggio che è durato circa 2 ore.

Quando siamo arrivati, abbiamo fatto un tour della comunità e spiegato la storia di Don Zeno, poi abbiamo assaggiato le specialità della casa; dei buonissimi formaggi, un ottimo pane e una favolosa marmellata di albicocche.

Nell’ora di pranzo ci hanno ospitato nelle loro case famiglie composte da una ventina di persone.

Subito dopo il pranzo siamo ripartiti con gli autobus per una tappa a Monteriggioni, dove abbiamo fatto una breve tappa per prendere un gelato che ci è stato offerto dai professori. Il viaggio è durato circa due ore, e poi siamo finalmente arrivati a Carpi, dove i nostri genitori ci stavano felicemente aspettando.

La gita, di più giorni, è stata l’occasione per capire che esiste un modo diverso di fare scuola, che il Covid in un certo senso ci aveva negato. Un modo di apprendere sul campo, direttamente a contatto con le meraviglie dell’arte e della natura. La gita infine ha rappresentato per noi una sorta di momento di rinascita.

A cura di: Ruben Bononi, Emanuele Botteon, Nicolò Fantozzi e Federico Malavasi.