La ’primavera’ del Fai Tanti tesori da scoprire: palazzi e piccoli borghi aprono le loro porte

Sabato e domenica la 31esima edizione con la collaborazione dei volontari. Il responsabile Vittorio Cavani: "Aumentano di anno in anno le visite speciali . e si rafforza il rapporto virtuoso con gli istituti scolastici del territorio".

La ’primavera’ del Fai   Tanti tesori da scoprire:  palazzi e piccoli borghi  aprono le loro porte

La ’primavera’ del Fai Tanti tesori da scoprire: palazzi e piccoli borghi aprono le loro porte

di Stefano Luppi

Se le Giornate Fai di primavera, sabato e domenica, prevedono in Italia numeri record come 750 luoghi aperti e 22mila tra volontari e ’ciceroni’ impegnati anche a Modena non si scherza. Saranno sette tra capoluogo, Bassa e montagna i luoghi che il Fondo per l’Ambiente Italiano locale aprirà, secondo quanto annunciato ieri in Provincia dal capodelegazione Fai Vittorio Cavani (nella foto). Si tratta di Palazzo Montecuccoli degli Erri, sede della Fondazione di Modena e dell’ex ospedale Sant’Agostino in corso di restauro per trasformarlo in ’Ago Modena Fabbriche Culturali’, a Modena, in prima battuta. Ma anche a Carpi, l’ingresso nelle parti quattrocentesche, le più antiche, del Palazzo dei Pio e in Appennino presso il borgo di Samone a Guiglia e alla Pieve romanica di Renno a Pavullo. Infine nella Bassa, a Medolla, dopo i lunghi lavori di restauro post sisma 2012, saranno aperte Corte Wegmann-Escher e Villa Raisi-Ghirardini.

"Le Giornate Fai – spiega il responsabile Cavani – si fanno da 31 anni e Modena quest’anno compie il suo trentesimo anno di attività. Nel weekend anche noi ci attendiamo finalmente, nel post covid, migliaia di persone in visita a luoghi veramente significativi. Del resto, con le nostre 20mila visite tra primavera e autunno, siamo tra chi porta più pubblico dopo il FestivalFilosofia. Avremo l’aiuto di tanti volontari e sopratutto di centinaia di ragazzi delle scuole, i nostri ciceroni nei monumenti, una attività formativa fondamentale del Fai. Fai Modena è forte anche con la Via Vandelli: siamo arrivati quarti su 38mila beni d’arte per i Luoghi del cuore Fai e ora sarà possibile richiedere fondi per la manutenzione di questa importante strada ducale settecentesca". Brevi cenni ai luoghi disponibili ad accesso contingentato (informazioni e modalità di visita, anche in varie lingue straniere, su giornatefai.it). A Modena Palazzo Montecuccoli, in via Emilia centro, viene costruito nel 1773-76 ed è una fra le più eloquenti espressioni della cultura di passaggio dal barocchetto al neoclassicismo della ex capitale estense. L’ex Sant’Agostino, ex ospedale pagato dalla comunità modenese e voluto dal duca Francesco III invece compie 270 anni essendo stato fondato il 2 aprile 1753.

"Lavoriamo con i volontari Fai facendo conoscere cosa sono le fondazioni ex bancarie e facendo squadra tra le istituzioni", dice il presidente di Fondazione Modena Paolo Cavicchioli mentre l’assessore alla cultura Andrea Bortolamasi ricorda che "con questa politica culturale diffusa si vedono luoghi quasi inaccessibili e si responsabilizza sui beni culturali". Illustrano la visita al simbolo di Carpi, il Palazzo Pio, l’assessore Davide Dalle Ave e la direttrice Manuela Rossi: "Il pubblico entrerà negli spazi della vecchia rocca del ‘400, salendo per scale e passaggi normalmente chiusi".

Molto importanti le visite nella Bassa, come spiegano la capogruppo Fai Bassa Marina Speziali e il sindaco di Medolla Alberto Calciolari: "Medolla era un territorio rurale fino a metà anni ’50 del ‘900 e villa Raisi e Corte Escher sono state restaurate dopo il sisma: vedremo così parchi e residenze di notevole importanza per la nostra storia". Infine Guiglia e Pavullo, con l’assessore di Pavullo Daniele Cornia: "Oltre al borgo Samone, la Pieve di Renno risale al XII secolo ed è spettacolare. In questo modo sensibilizziamo tanti studenti".