MARCO PEDERZOLI
Cronaca

La querelle sul campanile di Montale. L’anziano: "Lamentele non solo da me"

Non ci sta a passare per "cattiva" la famiglia che in questi giorni è stata additata, in primo luogo...

Una campana

Una campana

Non ci sta a passare per "cattiva" la famiglia che in questi giorni è stata additata, in primo luogo sui social, come l’unica responsabile dello spegnimento delle campane del campanile di Montale. Anzi, secondo la testimonianza degli stessi, le cose stanno molto diversamente. A parlare sono due componenti della stessa famiglia additata come responsabile, Roberto e suo figlio Alberto M.

"L’iniziativa che abbiamo contribuito a portare avanti - ci tiene a spiegare Roberto - non è affatto un atto di prepotenza, ma una questione di salute. Io ho 76 anni e, da due anni, sono invalido al 100 per cento. Ho necessità di riposare durante il giorno, e ovviamente è molto difficile quando risiedi a 80 metri da un campanile che suona ogni mezz’ora, dalle 7,30 alle 22,30". Il figlio Alberto poi aggiunge: "Non siamo stati noi a iniziare questa vicenda. Le origini delle proteste risalgono a una quindicina di anni fa. Allora, infatti, le campane suonavano anche in piena notte. Si arrivò nel corso degli anni a ottenere che almeno la notte non suonassero, sempre in un clima di difficile dialogo con la parrocchia, da cui ci siamo sentiti talvolta anche trattati con modi di fare violenti. Più di recente - aggiunge-, nel 2022 il consiglio pastorale deliberò, su richiesta dei cittadini disturbati dalle campane, di farle suonare solo al mattino. Tuttavia, dalla fine di ottobre 2024, senza consultare nessuno la parrocchia aveva ripreso a suonare le campane anche al pomeriggio e alla sera, fino alle 22,30.

La nostra famiglia- continuano a raccontare Roberto e Alberto - assieme a un’altra decina di residenti ha quindi presentato una petizione in Comune e fatto una denuncia ai carabinieri.

La scorsa settimana, incontrandoci con sindaco e parroco, abbiamo appreso che il parroco voleva completamente spegnere le campane. Siamo stati noi, che abbiamo interloquito pure con il vescovo di Reggio Emilia, a suggerire di mantenere le suonate alle 8, alle 12, alle 16 e alle 20.

Inizialmente, per una questione di schede elettroniche, la cosa non sembrava possibile, poi invece si è arrivati a farle suonare alle 8, alle 12 e alle 20. Crediamo sia una soluzione sostenibile per tutti".

Ieri pomeriggio è tornato via social sulla questione anche il sindaco di Castelnuovo, Massimo Paradisi, che dopo avere incontrato il parroco Don Andrea ha scritto tra l’altro: "Ho invitato Don Andrea, fatte le opportune verifiche sia legali che tecniche, a riconsiderare tale decisione (di spegnere le campane, ndr)".

Marco Pederzoli