La Rivelazione di Rita Marchesini racconta le musiciste del passato

La Rivelazione di Rita Marchesini  racconta le musiciste del passato

La Rivelazione di Rita Marchesini racconta le musiciste del passato

Il potere della musica e la straordinaria creatività femminile sono le ‘chiavi’ del romanzo "La rivelazione" di Rita Marchesini, musicista e musicologa, impegnata nella promozione e comunicazione della Filarmonica del Teatro Comunale di Modena: l’autrice lo presenterà giovedì 26 gennaio alle 18 alla libreria Ubik di via dei Tintori, dialogando con Federica Ferrari, docente universitaria, con gli interventi musicali dei Maestri Giorgio Zagnoni al flauto e Davide Burani all’arpa. Viaggiando fra la realtà e la dimensione onirica, il libro (edito da Pendragon) ci conduce in una comunità utopica dove non esistono il denaro né la proprietà privata, e il talento di ognuno viene messo liberamente al servizio degli altri. Ma è davvero sufficiente per essere felici? Albert e Maria Sole, i protagonisti, avvertiranno il bisogno di conoscere anche... il resto del mondo. E proprio Maria Sole, artista, si troverà a interrogarsi sul tema dell’espressione creativa delle donne e in alcuni sogni ‘incontrerà’ grandi musiciste del passato (alcune quasi dimenticate) che dovettero confrontarsi con i condizionamenti delle loro epoca e faticarono per esprimere le loro possibilità. Per esempio Lucrezia Vizzana Orsina, monaca vissuta nel Seicento a Bologna: scrisse opere di notevole pregio nello stile moderno che si stava imponendo ma era contrastato dalla Controriforma, e le fu proibito di comporre. Oppure Elisabeth Claude Jacquet de la Guerre, l’unica compositrice che venne autorizzata a scrivere musiche dedicate al Re Sole senza passare al vaglio di Jean-Baptiste Lully. O Luisa Baccara, nota soprattutto per la controversa relazione con D’Annunzio. "Tutte queste donne straordinarie – spiega Rita Marchesini – sono riuscite a far fiorire la loro arte nonostante le pesanti catene che imprigionavano la creatività femminile". Il romanzo è dunque l’occasione per riscoprire questi meravigliosi talenti che possono ancora illuminare il nostro tempo. Al di là di ogni utopia.

s. m.