
Dopo alcune segnalazioni sono ripartite le ricerche della 31enne sparita a settembre. Dai sopralluoghi, durati diverse ore, non sarebbero emersi elementi utili alle indagini.
Le ricerche non sono mai sospese; anzi, le indagini continuano a 360 gradi con uno ‘sguardo’ particolare verso Modena città così come sul nostro Appennino, tra Vitriola e Palagano, i luoghi in cui è stata avvistata nei mesi scorsi. E’ stata l’ennesima giornata di ricerche, ieri, tra Montefiorino e Palagano a seguito della scomparsa della 31enne Daniela Ruggi. Come noto per il sequestro della ragazza risulta come unico indagato il 67enne Domenico Lanza, in carcere per la detenzione illegale di armi ma gli accertamenti sono ben lontani dal fermarsi, anzi. La procura, infatti, che coordina le indagini delegate all’Arma dei carabinieri sta verificando ogni singola pista, partendo dalle segnalazioni di alcuni ‘soggetti’.
Ieri, infatti, le ricerche da parte dei carabinieri si sono concentrate per lo più nei pressi del cimitero di Savoniero di Palagano, dove secondo un testimone Daniela fu avvistata a settembre. La data – secondo l’uomo – sarebbe quella del 25 settembre. Successivamente, le operazioni di ricerca si sono spostate lungo il letto del fiume, scendendo a valle, nei pressi del ponte che dista circa tre chilometri da Vitriola, dove Daniela viveva e dove pare fosse solita recarsi di tanto in tanto. Pare che, nonostante il sopralluogo sia durato ore e anche in luoghi piuttosto impervi, non siano emersi elementi di particolare utilità ma saranno sicuramente battute ulteriori zone: sono numerose le segnalazioni di presunti avvistamenti arrivate agli inquirenti e le indagini certo non si sono fermate. Nei mesi scorsi, come noto i militari del Ris avevano passato al setaccio sia l’abitazione di Daniela, a Vitriola sia quella in uso alla giovane e ai familiari, situata a poca distanza dalla prima. Luminol e accertamenti tecnici irripetibili anche nell’abitazione di Lanza, detto lo ‘sceriffo’, a Polinago ma anche in questo caso non sarebbe emerso nulla di sospetto, seppur le analisi siano ancora in corso in particolare su alcuni prelievi biologici effettuati nell’abitazione: i risultati ancora non sono arrivati. Nei giorni scorsi è uscito dal carcere di Santa Maria Capua Vetere anche l’amico della 31enne, Sossio Varra che ha dichiarato di aver visto l’ultima volta Daniela a cavallo tra agosto e settembre.
"Dovevamo andare a vivere insieme, poi lei si è tirata indietro– ha detto – Desiderava una casa tutta sua, lo diceva sempre". Daniela spesso frequentava Varra a Modena, in autostazione ma era solita recarsi anche alla stazione di Sassuolo. Poi c’è chi ‘giura’ di aver visto proprio Varra seduto al tavolo con la giovane scomparsa il 23 ottobre a Porta Aperta. Ogni segnalazione arrivata alle forze dell’ordine, però, seppur verificata attentamente ad oggi non avrebbe condotta a nulla, se non ad un vicolo cieco. Ecco perchè la famiglia ogni giorno prega che possa emergere anche un solo elemento utile a ritrovare la ragazza. "Ho saputo delle ricerche di questa mattina da parte degli inquirenti dai giornali, sono fiducioso e spero vivamente che qualcuno abbia potuto finalmente notare Daniela nelle nostre zone dove ha sempre girovagato e lo abbia riferito agli investigatori – afferma il fratello della ragazza, Alberto Ruggi. Ho anche sperato che Daniela avesse potuto fare rientro a casa improvvisamente, ma al momento noi familiari non abbiamo novità alcuna purtroppo".
Il legale di Alberto Ruggi, l’avvocato Deborah de Cicco sottolinea: "Le ricerche di questa mattina organizzate dagli inquirenti confortano il mio assistito sul fatto che si stia lavorando per ritrovare Daniela e le indagini stiano continuando alacremente. La speranza è quella che qualcuno abbia potuto riferire di nuovi e recenti avvistamenti – afferma. Confidiamo quindi nell’operato degli inquirenti con i quali siamo in contatto".