REDAZIONE MODENA

La sede di Fd’I ancora nel mirino: "Scritte minacciose e offensive, un vero attacco intimidatorio"

Dura presa di posizione dei vertici del partito Luca Negrini e Ferdinando Pulitanò. Il senatore Barciuolo: "Inquietante segnale di un clima di odio crescente, è intollerabile".

Dura presa di posizione dei vertici del partito Luca Negrini e Ferdinando Pulitanò. Il senatore Barciuolo: "Inquietante segnale di un clima di odio crescente, è intollerabile".

Dura presa di posizione dei vertici del partito Luca Negrini e Ferdinando Pulitanò. Il senatore Barciuolo: "Inquietante segnale di un clima di odio crescente, è intollerabile".

Nuovo atto vandalico contro la sede di Fratelli d’Italia di via Prampolini. Si tratta del terzo episodio in meno di tre mesi. "L’ennesimo atto infame a marchio anarchico – attaccano i vertici modenesi di Fratelli d’Italia, Luca Negrini e Ferdinando Pulitanò – compiuto da soggetti che certamente non conoscono il significato della parola ’democrazia’".

"La gravità della scritta comparsa, che recita ’le sedi dei fascisti bastardi aguzzini’, non può e non deve essere ignorata – dice Negrini – Prima i centri sociali, ora gli anarchici: è evidente la presenza,in città, di un sottobosco pericoloso, fatto di sbandati che non rispettano né le regole né le istituzioni. A questi soggetti va data una risposta chiara: la nostra azione non si ferma e continuerà con ancora più determinazione. Chi pensa di intimidire Fratelli d’Italia ha sbagliato bersaglio".

"Ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio intollerabile – tuona Pulitanò –. Non si tratta di semplici provocazioni, ma di veri e propri atti di intimidazione che colpiscono un partito politico e, con esso, il principio stesso di partecipazione democratica. Non possiamo più accettare passivamente che questi episodi vengano minimizzati da una certa parte della politica. Non sono ragazzate, né semplici espressioni di dissenso: sono atti violenti, vili e codardi. È ora che, chi ha a cuore la democrazia condanni apertamente queste azioni".

"Pertanto – concludono Negrini e Pulitanò – a tutela dei tanti giovani, dei militanti e dei dirigenti che ogni settimana portano avanti con passione l’attività del partito, abbiamo deciso di presentare denuncia alle autorità competenti. Questa situazione non può più essere tollerata".

Anche il senatore Michele Barcaiuolo punta il dito contro l’accaduto e lo definisce "gravissimo e ingiustificabile". "Il terzo atto vandalico in meno di tre mesi contro la sede di Fratelli d’Italia a Modena è un altro, inquietante segnale di un clima d’odio crescente che non può più essere tollerato – sottolinea il senatore – Sia chiaro: atti come questo ci danno ancora più forza per andare avanti con determinazione sulla strada tracciata dal governo Meloni, fondata su sicurezza, legalità e difesa della libertà democratica. Di fronte ad episodi di questo genere – prosegue – è ora che tutte le forze politiche modenesi condannino pubblicamente e senza ambiguità questa escalation. Chi continua a tacere o a minimizzare diventa complice di un clima d’intolleranza antidemocratico che va spezzato immediatamente, prima che sia troppo tardi".

"Magari – insiste Barcaiuolo – potrebbe essere l’occasione per ascoltare, finalmente, una condanna ferma da parte di tutta la sinistra modenese, e in particolare dall’assessore Camporota, che negli ultimi tre mesi, di fronte a una città allo sbando sul piano della sicurezza e ad atti intimidatori sempre più preoccupanti e frequenti che continuano a colpire la nostra comunità politica, non ha mai proferito parola. Nessuna presa di posizione: solo la solita litania ‘scaricabarile’ per addossare ogni sua responsabilità al governo nazionale. Fratelli d’Italia non si farà intimidire – conclude – e continuerà a portare avanti con coerenza il proprio impegno sul territorio. La nostra sede resterà un presidio di libertà, aperto a chi crede nei valori della democrazia e del sano confronto politico".

Sul caso interviene anche Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera: "Oltre a chiedere alla sinistra che la condanna sia unanime e che il silenzio non sia complice di queste violenze, chiariamo con fermezza e determinazione che non ci lasceremo intimidire da chi pensa di poterci spaventare o farci indietreggiare rispetto agli obiettivi che ci stiamo impegnando a realizzare per il bene della Nazione".