La sorpresa oltre la crisi, più nati del 2019

I dati del 2020 che in parte potevano risentire dell’effetto Covid evidenziano un aumento di 56 bimbi: 5.141 rispetto ai 5.085 precedenti

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A Modena sono nati più figli nel dannato 2020 che l’anno precedente. La differenza dice cinquantasei: 5.141 rispetto ai 5.085 del 2019. I duri mesi del Covid c’entrano fino a un certo punto nel calcolo in questione, ma alcuni dei 5.141 nuovi nati sono stati effettivamente concepiti all’inizio della pandemia e nella pandemia hanno visto la luce. Altrimenti detto, saranno i numeri di quest’anno a descriverci con più precisione il reale effetto del virus, ma un elemento positivo è già rilevabile, laddove al contrario si poteva facilmente immaginare un calo drastico. A scovare la rilevante nota statistica, contando fiocchi blu e rosa, è stata la Cisl Emilia Centrale. "Siamo lontani dai 7.200 bambini nati nel 2008 (record nel periodo 2002-2020), ma – dice il sindacato – era dal 2011 che il numero di nati vivi dell’anno non superava il dato dell’anno precedente".

Ad analizzare il trend delle nascite è Rosamaria Papaleo (foto), responsabile delle politiche familiari della stessa sigla: "È rimasto deluso chi, come noi, sperava in un boom di nascite, come avvenuto dopo altre crisi o nel secondo dopoguerra. Una delle cause più plausibili è che questa crisi economica, essendo figlia di una crisi sanitaria, è molto più destabilizzante. È legittimo ipotizzare che il clima di paura e incertezza e le crescenti difficoltà legate a lavoro e reddito generate dai recenti avvenimenti influenzino negativamente le scelte di fecondità delle coppie italiane. Eppure da Modena arriva un segnale di speranza. Forse è ancora presto per parlare di un’inversione di tendenza, ma è sicuramente il momento di varare misure più efficaci a favore della natalità".

Da questo punto di vista la Cisl condivide il Family Act voluto dall’ex ministro per la Famiglia Elena Bonetti: un provvedimento in otto articoli che prevede, tra le altre cose, un assegno mensile universale per tutti i figli fino all’età adulta, sconti per gli asili, agevolazioni per gli affitti delle coppie composte da under 35, detrazioni fiscali delle spese dell’affitto per i figli maggiorenni iscritti a un corso universitario. "Va bene anche quanto contenuto nella legge di Bilancio 2021, come l’allungamento da sette a dieci giorni del congedo obbligatorio di paternità – aggiunge Papaleo –. È un provvedimento simbolico, ma va nella direzione di condivisione del lavoro di cura tra uomo e donna. È positivo pure l’incremento delle risorse per la conciliazione vita-lavoro". Per la segretaria Cisl bisogna aiutare le donne e i giovani, le due componenti più penalizzate dalla pandemia, ma indispensabili per il futuro del sistema Paese e sperare di risollevare la natalità. "Donne e giovani sono i nostri ’eserciti di riserva’. Dobbiamo dare loro gli strumenti adatti, in termini di servizi e welfare, per rimettere in moto Modena e l’Italia – dice Papaleo –. Sappiamo che il Covid-19 ha reso più fragili i percorsi scolastici che devono portare i giovani verso il mercato del lavoro. Ai giovani serve una buona formazione scolastica e professionale, migliori servizi, un più agevole ingresso nel mondo del lavoro e, soprattutto, fiducia nel futuro. Perché se è vero che la popolazione italiana è destinata a diminuire ancora, è anche vero che si può rafforzare il futuro delle generazioni per permettere loro di tornare a fare figli e attenuare il calo demografico".