"La stanza distrutta, forse lo hanno picchiato"

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"Lo avevamo messo in guardia ma non ascoltava nessuno". Sono sconvolte le figlie di Rocco De Salvatore e puntano il dito contro le presunte ‘frequentazioni pericolose’ del padre. Alessandra de Salvatore vive a Finale Emilia e spiega come, mercoledì scorso, avesse discusso col padre proprio per cercare di convincerlo ad allontanarsi dalla donna di cui si era invaghito. "Ero a casa domenica: mio fratello mi ha chiamato disperato perchè papà non rispondeva ma tutti sapevano che lei alzava le mani su papà. Non viveva con mio padre – sottolinea la donna – veniva, litigavano e tornava da sua madre. Si frequentavano ma lei recentemente aveva denunciato l’altro uomo con cui si vedeva, che era stato allontanato dai carabinieri. Non volevamo assolutamente che papà la frequentasse: abbiamo combattuto tanto ma continuava a dirmi di farmi i fatti miei perchè la vita era la sua: era invaghito di questa donna di circa quartant’anni – racconta la figlia –. Sapevamo che arrivavano alle mani. Poi lei aveva conosciuto l’altro uomo e proprio quest’ultimo aveva avuto tanti battibecchi con mio padre. Fino a venerdì, quel giorno terribile. Lui, ovvero l’altro uomo che è stato visto a casa di papà quel giorno aveva capito di essere stato denunciato: l’avrà cercata da mio padre. Ha iniziato a dare colpi alla porta: pugni, calci. So solo che una volta entrato i vicini hanno sentito urla, trambusto e hanno tirato su il volume della televisione, forse per non far capire che lo stavano picchiando. Dopo dieci minuti il silenzio totale. Hanno girato anche con la macchina di mio padre per Finale Emilia: li hanno visti. Fa male pensarci ma lo hanno picchiato fino a farlo morire e questo è quello che pensiamo noi. La stanza era distrutta. E anche se ha avuto un infarto avrebbero dovuto comunque chiamare i soccorsi". "Ne avevamo già parlato con papà - sottolinea l’altra figlia, Sonia – lei non andava bene. Era cresciuta qua, in questo palazzo e papà l’aveva sempre aiutata anche dopo".