"La storia non va strumentalizzata"

"Il barbaro assassinio di don Lenzini non può essere in alcun modo attribuito alla lotta partigiana e a chi l’ha combattuta per liberare il Paese dalla dittatura e dall’occupazione tedesca". Lo scrive il presidente provinciale dell’Anpi, Vanni Bulgarelli, in una lettera inviata al vescovo nel giorno della beatificazione del parroco. Nella missiva l’associazione non nasconde il turbamento per alcune ricostruzioni su quanto accaduto al sacerdote di Pavullo. "Il processo per assicurare alla giustizia gli assassini di don Lenzini si è concluso con l’assoluzione dei presunti colpevoli, ma ci spingiamo a dire che se anche fosse risultato colpevole un ex partigiano, non alla lotta partigiana e alla Resistenza si potrebbe attribuire quell’omicidio, bensì al singolo uomo che lo ha commesso. La storia è un bene prezioso, non va strumentalizzata".

"Oggi è una giornata di festa per tutta la Chiesa Cattolica, ma credo sia tuttavia doveroso, per rispetto alla verità, mettere in chiaro che don Lenzini fu seviziato e ucciso per mano di partigiani comunisti in odium fidei. Doveroso difendere la verità senza odio né vendetta", aveva detto il senatore di Fi, enrico Aimi.