"La viabilità è disastrata. E l’Appennino si spopola"

La protesta di Vincenzo Rioli, presidente di Cna dell’Area Montefiorino "Le comunità di Frassinoro, Palagano e Montefiorino sono in difficoltà".

"La viabilità è  disastrata. E l’Appennino si spopola"

"La viabilità è disastrata. E l’Appennino si spopola"

La strada provinciale 486 continua a essere al centro dell’attenzione per la sua inadeguatezza. Cna sollecita un immediato progetto condiviso su quest’arteria di grande interesse per l’alta valle del Secchia. "Da tempi non sospetti – dice Vincenzo Rioli, presidente della Cna dell’Area Montefiorino – denunciamo la situazione della viabilità delle valli Dolo e Dragone, che rappresenta una problematica sentita e fondamentale per le comunità di Frassinoro, Palagano e Montefiorino. Basti pensare che le imprese e i cittadini che abitano in questa zona hanno a disposizione una sola strada, la Sp486, per raggiungere Sassuolo e tutta la pianura. Una strada, peraltro, obsoleta, insicura. Bene, al danno di un collegamento viario insufficiente, ora si aggiunge la beffa di cinque autovelox, che rallentano ulteriormente un tratto dove la velocità media è di poco superiore ai 40 km/h e senza nulla aggiungere alla sicurezza".

Il presidente Rioli precisa che hanno avuto modo di appurare come non si tratti di velox permanenti "e, peraltro rimane aperta la questione – precisa –, anche alla luce della recente sentenza della Cassazione, se si tratti di impianti omologati o semplicemente autorizzati, perché in quest’ultimo caso esisterebbe la possibilità di rivalsa da parte degli automobilisti multati". Cna si chiede che senso ha l’installazione degli autovelox quando oggi sulla Strada Provinciale 486 insistono ben sei rotonde.

"Il tema della sicurezza – conclude Rioli – sta a cuore a tutti, ma ora più che mai, come peraltro chiediamo da mesi, è venuto il momento che i sindaci modenesi e quelli reggiani si siedano allo stesso tavolo per elaborare un progetto organico di viabilità. Perché i problemi di spopolamento e desertificazione commerciale e produttiva dell’Appennino nascono anche, per non dire soprattutto, dalla facilità dei collegamenti con la pianura".

w. b.