
“La questura di Modena sarà elevata in fascia A entro il 2024. Non solo: gli organici saranno incrementati fino a raggiungere, entro la fine dell’anno, le cento unità al netto dei pensionamenti". Sono gli impegni che si è assunto ieri davanti alle autorità civili e militari della città il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Il ministro infatti, invitato dal sindaco Muzzarelli in occasione dei 25 anni della firma del Patto per Modena città sicura, rinnovato nel novembre del 2022 per un altro triennio, si è confrontato a lungo nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con i presenti, toccando i temi che più stanno a cuore alla città e relativi, appunto, alla sicurezza.
Presenti alla riunione, che si è svolta nella sede di rappresentanza della Prefettura in corso Canalgrande, la prefetta Alessandra Camporota, il Capo della Polizia Vittorio Pisani, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il presidente della Provincia Fabio Braglia oltre al procuratore capo Luca Masini e ai vertici delle forze dell’ordine.
L’incontro si è svolto in una città blindata: imponente il cordone di sicurezza organizzato in centro storico per l’arrivo del ministro. "Abbiamo aperto una discussione che è in divenire. Quello di oggi, quindi, non era un punto di arrivo ma una tappa, ci siamo ripromessi di fare tante cose – ha spiegato Piantedosi – e verso la fine dell’anno faremo una verifica".
Per quanto riguarda l’elevazione della questura in fascia A il ministro ha puntualizzato: "Stiamo facendo una riorganizzazione generale su tutto il territorio nazionale e ci siamo dati come obiettivo massimo di portarla a termine entro il 2024. Nel frattempo, ritenendo importante andare incontro alle sollecitazioni del sindaco, abbiamo a cura l’adeguamento degli organici. Già quest’anno, nel primo semestre abbiamo avuto immissioni per circa cinquanta unità e l’adeguamento sarà completato alla fine dell’anno con altrettanti uomini per arrivare complessivamente a cento nuove unità. Quindi da subito incremento degli organici ed entro il 2024 elevazione della questura" ha ribadito Piantedosi.
Il ministro ha poi sottolineato come vi sia stato un innalzamento dell’età media degli operatori di polizia: "Stamo cercando di invertire questo trend a livello nazionale".
Per quanto riguarda invece il tema, particolarmente sentito, dei minori stranieri non accompagnati e dell’incremento dell’arrivo di migranti, Piantedosi ha evidenziato che "il problema è stato affrontato e sollecitato dal sindaco ed è molto serio". I numeri sono simili in tutta Italia ma Modena – è stato annunciato – sarà una città pilota per sperimentare forme di inclusione che potranno essere estese a livello nazionale. "Vedremo – assicura Piantedosi – di fare qualche progetto dedicato insieme al Prefetto Valenti, Commissario straordinario per l’emergenza migranti. C’è stato il primo contatto e ci sarà un secondo incontro".
Si tratterà di un incontro operativo per avviare corsi di formazione, come avvenuto già con sessanta minori non accompagnati. Ricordiamo che nell’anno corrente sono oltre duecento i minori non accompagnati a carico dell’Amministrazione. Si è poi toccato il tema, delicatissimo, della criminalità minorile. "Prefetto e procuratore hanno fornito una fotografia utile del fenomeno. E’ un tema non strettamente collegato all’arrivo dei minori stranieri ma la microcriminalità giovanile afferisce a quella fascia d’età. C’è una mappatura già adeguata del fenomeno fatta dal prefetto e dalle forze dell’ordine e ci sarà una particolare attenzione anche attraverso controlli ad hoc, con un sicuro sostegno". Per quanto riguarda eventuali disordini relativi alla sospensione del reddito di cittadinanza, il ministro ha affermato: "Il Governo non è privo di attenzioni rispetto a quelle che saranno le ricadute e monitoreremo comunque la situazione".
Nel corso del Comitato è stato confermato come, in tema di presidio, nella parte posteriore di Palazzo Foresto in Corso Canalgrande sorgerà la futura sede del Comando provinciale dei Carabinieri. Intervento, già annunciato, che rientra nell’ambito della piano di ristrutturazione del complesso monumentale.