L’arte tra le dita, ecco la mostra ’Finger plays’

L’arte tra le dita, ecco la mostra ’Finger plays’

L’arte tra le dita, ecco la mostra ’Finger plays’

Al Museo della Figurina Fondazione Modena Arti Visive di Palazzo Santa Margherita a Modena una installazione site-specific inedita unisce i giochi di ombre realizzati con le dita dai bambini di due secoli fa ai video di finger dance diffusi dai social network oggi. Un fenomeno, quest’ultimo, che deriva dalla break dance e consiste nella creazione di ipnotiche coreografie attraverso l’uso delle dita riprese e messe su TikTok e Youtube. Si tratta di ’Finger plays: dal teatro delle ombre ai social network’, realizzata dal videografo franco-svizzero Yannick Jacquet: in mostra, fino al 20 agosto per la cura di Francesca Fontana, insieme a vecchie immagini una lunga serie di schermi su cui vengono proiettati i video realizzati dall’artista attraverso la collaborazione con la fotografa Laeticia Bica, il compositore Laurent Delforge e i danzatori Denis Inghelbrecht e Yamuna Kyamo Huygen.

"Non avevo mai realizzato – spiega l’artista – opere site specific in rapporto con materiali antichi di oltre cento anni facendo così coincidere antico e moderno. In questo lavoro di montaggio mi hanno aiutato alcuni amici: io mi sono sentito libero, senza vincoli e così ho giocato sulle immagini attraverso i colori e i filtri tipici delle applicazioni utilizzate oggi. Ne sono nate immagini che a volte richiamavano la preistoria, a volte le epoche rinascimentali, barocche e anche gli anni ’70 del secolo scorso. Mi sono divertito a saltare tra le epoche".

Aggiunge la curatrice Fontana: "Yannick l’anno scorso ha visionato il nostro archivio ed è rimasto colpito dalle cosiddette ombre cinesi e le ha unite con i giochi di dita così noti oggi su talune piattaforme. L’opera che ne è scaturita, dunque, è una riflessione sulla potenza comunicativa del gesto. Del resto le mani, con cui esploriamo il mondo attraverso il tatto, accompagnano la storia dell’uomo: erano presenti nelle grotte preistoriche come immagini, sono utilizzate per comunicare, per eseguire gesti politici. L’importanza l’aveva già capita Bruno Munari, scoperto di recente da Jacquet, con il suo celebre dizionario dei gesti".

Nelle attigue sale di Palazzo Santa Margherita è inoltre possibile vedere di Jacquet in binomio con Fred Penelle la superba realizzazione visiva del progetto "Mécaniques Discursives". L’esposizione al Museo della Figurina inaugura oggi tra le 18 e le 20 (ingresso gratuito stasera, poi ci sarà l’ingresso a 6 euro tranne il mercoledì in cui si entra gratuitamente).

Stefano Luppi