VALENTINA REGGIANI
Cronaca

L’attesa sentenza è prevista tra un mese

Dopo la lunga arringa della difesa, ieri pomeriggio in aula sono iniziate le repliche delle parti. La sentenza contro Mohamed...

Dopo la lunga arringa della difesa, ieri pomeriggio in aula sono iniziate le repliche delle parti. La sentenza contro Mohamed...

Dopo la lunga arringa della difesa, ieri pomeriggio in aula sono iniziate le repliche delle parti. La sentenza contro Mohamed...

Dopo la lunga arringa della difesa, ieri pomeriggio in aula sono iniziate le repliche delle parti. La sentenza contro Mohamed Gaaloul è attesa per metà luglio: come noto la pubblica accusa ha chiesto 30 anni di carcere. Il 31enne tunisino è accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Secondo i pm titolari del fascicolo, le delicate e lunghe indagini hanno permesso di raccogliere numerosi elementi a carico dell’imputato: il suo dna era sul luogo del delitto e fu l’ultimo quella notte – in base agli elementi raccolti – ad incontrare la vittima, il cui telefono iniziò a risultare irreperibile a partire dalle 7 del mattino.

La difesa ha da sempre parlato di processo indiziario, sostenendo come vi siano numerosi vuoti, lacune nelle indagini che sarebbero state condotte ‘a senso unico’ senza prendere in considerazione altre piste. La parte civile risulta in questo delicato procedimento spaccata in due: da una parte la mamma e il fratello di Alice Neri, rappresentati dagli avvocati Zaccaria e Pellegrini che hanno chiesto a gran voce la condanna dell’imputato.

Dall’altra, il vedovo della signora Neri, Nicholas Negrini che ha preferito – rappresentato dall’ex pm Ingroia – uscire dal processo chiedendo l’assoluzione dell’imputato per assenza di prove certe che lo incastrino. Secondo l’avvocato Ingroia, che ha chiesto nuove indagini, non si sarebbe riusciti a dimostrare la colpevolezza dell‘imputato oltre ogni ragionevole dubbio.

Difficile dunque prevedere quale sarà la decisione della Corte chiamata a pronunciarsi sulla colpevolezza o innocenza dell’imputato. La sentenza dovrebbe essere pronunciata il 23 luglio.