"L’attività lavorativa sfida da accettare"

Panini (Aut Aut): "I nostri giovani devono conoscere il mondo, ma anche il mondo deve imparare a conoscere loro"

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"Accettare queste sfide". È l’invito espresso da Silvia Panini, membro dell’Associazione Aut Aut di Modena, nel presentare il progetto ’con l’autismo si lavora in biblioteca’, che si concluderà a dicembre e ha coinvolto sei giovani, affetti da autismo. Una proposta che, come ha sottolineato Nadia de Lutio, funzionaria bibliotecaria Biblioteca Estense Universitaria, ha permesso di "dare loro un obiettivo bello e rilevante". Le mansioni svolte all’interno del programma si sono dimostrate estremamente utili anche al di fuori degli uffici predisposti, portando ad un miglioramento dei comportamenti dei giovani adulti, visibili anche nei rapporti con i propri cari. "Il più delle volte siamo noi stessi, noi genitori o gli insegnanti, che neppure provano a fare delle attività lavorative, perché danno per scontato che non siano in grado di farle" ha voluto ribadire Panini, sottolineando come in realtà, ci sia la necessità di mettere questi ragazzi nelle condizioni di lavorare.

Un’esigenza che acquista ulteriore valore, in vista del "Dopo di Noi", la legge studiata dalle famiglie dell’organizzazione Aut Aut, per garantire ai propri figli un futuro dignitoso. L’immediato successo del progetto si colloca all’interno di una lunga lista di traguardi, raggiunti anche grazie alle precedenti iniziative, predisposte dalla onlus nel corso degli anni. Tra queste ricordiamo Il Tortellante, un laboratorio per la digitalizzazione documentale, in collaborazione con la cooperativa La Pomposiana ed, infine, un programma formativo per la trasformazione digitale di fatture, con il contributo di Tel & Co. "I nostri ragazzi devono imparare a vivere nel mondo – ha concluso Panini – ma anche il mondo deve imparare a conoscerli".

Alessandra Neri