«Lavorare all’Ausl è una conquista»

Concorso, in Fiera duemila candidati per 17 posti da amministrativi. La Cisl: «Graduatorie ben più ampie»

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di Emanuela Zanasi

C’è persino chi è arrivato con una gamba ingessata, appoggiandosi alle stampelle, chi in dolce attesa ha chiesto di poter entrare prima, chi in sedia a rotelle e chi ha chiesto di sedersi perchè esausta dalla lunga attesa in piedi sotto la pioggia. Tutto per il miraggio di un posto fisso, per il sogno di un ‘indeterminato’ in un’azienda pubblica. A distanza di quasi dieci anni dall’ultimo bando, ieri mattina i padiglioni di Modena Fiere hanno ospitatato i candidati del ‘concorsone’ per assitente amministrativo Ausl della cosiddetta Area Vasta Nord che comprende le province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza organizzato insieme all’Azienda Ospedaliero Universitaria. Diciassette i posti disponibili, sei di questi a Modena. I pirmi iscritti sono arrivati che era ancora buio ma nell’arco di un’ora una coda chilometrica si è formata all’ingresso della Fiera. Poco prima delle 9 sono stati aperti i cancelli e piano piano la gente è cominciata a defluire nel padiglione; una distesa infinita di sedie e banchi per un test della durata di mezz’ora. Dei 4mila iscritti sorprendentemente se ne sono presentati poco più della metà tant’è che il secondo padiglione è rimasto vuoto. Ad attendere in fila sotto una stretta tettoia che riparava appena dalla pioggia insistente incontriamo Anna Astone, 37 anni. «Io lavoro per l’azienda di Parma, come oss – racconta – sono una ‘B’ vorrei fare un salto di categoria e provare un altro settore, lavorare in ufficio». Gli oss (assistenti socio sanitari) come Anna erano tantissimi tra gli aspiranti ‘amministrativi’ ma c’era anche chi è dentro la macchina sanitaria da anni con contratti a tempo determinato e ora vuole un po’ di stabilità oppure chi, come una signora di 62 anni, dopo un lungo periodo come precaria è impantanta nel blocco del turnover e degli scatti d’anzianità fermi da quasi dieci anni e per questo ora aspira ad uno posto e uno stipendio più alto. «Io ho fatto lo stesso concorso nel 2011 ma hanno fatto decadere la graduatoria – racconta Ettore Iemolo, oss a Bologna –, si sono fermati al 32esimo senza chiamare più nessun altro. È quasi un paradosso fare un altro concorso pubblico quando dalla vecchia graduatoria c’era ancora gente che stava aspettando. Ora ci riprovo qui a Modena». In fila anche chi è alla ricerca del suo primo lavoro, come Lorenzo Camozzi di Piacenza. Ha 19 anni e studia scienze politiche a Pavia. «Ci provo, penso possa essere un lavoro gratificante e credo non siano tanti i ragazzi della mia età che scelgono questa strada». Poi c’è chi aspira a fare il salto dal privato al pubblico, come Michela Rusca impiegata nel settore appalti e pulizie. «Io lavoro in un posto molto piccolo e dove devo lottare quotidianamente per diritti che dovrebbero essere acquisiti». Alle 10,30 dopo file infinite alle poche toilette i candidati si sono seduti. «Questo concorso è una grossa opportunità – spiega Antonello Sapone, direttore servizio unico amministrazione del personale – tutte le aziende hanno un grande bisogno di assunzioni di amministrativi. Con il blocco del turnover in questi anni c’è stata una bella cura dimagrante. I primi 17 andranno subito a lavorare ma vi saranno altre assunzioni vista la riorganizzazione nell’Ausl». Sul maxi concorso interviene anche la Cisl: «I posti sono 17 ma saranno aperte graduatorie dove saranno inserite circa cento persone per poi sostituire chi, nell’arco di tre anni, andrà in pensione – spiega Patrizia de Cosimo, Funzione Pubblica Emilia –. Ovviamente quello attuale è un numero insufficiente per coprire le esigenze delle aziende ma ora qualcosa si muove dopo l’annoso blocco delle assunzioni degli amministrativi. Il fabbisogno solo a Modena, tra Policlinico e Ausl è sull’ordine di centinaia di amministrativi poichè per la quota cento tanti sono andati in pensione».