"Lavoratori non tutelati" Proteste contro il prosciuttificio

Si Cobas insieme ai parlamentari Ascari e Turci denunciano violazioni contrattuali

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"Sono passati 8 mesi da quando è stato presentato un esposto per denunciare violazioni contrattuali, di sicurezza e sofisticazioni alimentari, con la richiesta ad Ispettorato del Lavoro, Prefettura e sindaco di adottare misure concrete per tutelare i lavoratori. Ad oggi, però, nulla è stato fatto".

E’ quanto sostiene un gruppo di lavoratori impiegati presso il Prosciuttificio San Francesco di Castelnuovo Rangone. Marcello Pini, rappresentante Si Cobas, ieri ha spiegato le "criticità" evidenziate dagli aderenti al sindacato, alla presenza dell’onorevole Stefania Ascari e del senatore Lanfranco Turci, che sostengono fin dall’inizio la lotta dei lavoratori. "Esemplare il caso di Haraka Ed Daoudi che da vent’anni lavora per il Prosciuttificio San Francesco: risulta assunto come interinale da pochi anni e a Natale l’azienda lo lascerà a casa" afferma Marcello Pini, che vede nella decisione della proprietà una "ritorsione" per la lotta sindacale.

"Ci sono state – dicono sindacato e parlamentari – ispezioni da parte dei Nas, Guardia di Finanza e Ispettorato del lavoro ma nulla è stato fatto per tutelare i lavoratori. Intanto, l’azienda ha comunicato – sostengono – che altri 8 saranno lasciati a casa a Natale".

"Questa è una realtà che purtroppo la nostra regione, l’Emilia Romagna, conosce bene. Da cittadina, lavoratrice, avvocata, eletta in Parlamento – sottolinea la deputata Ascari –, più volte sono intervenuta in vicende di questo tipo: nel luglio 2020 – aggiunge – ho presentato alla Camera dei Deputati una proposta di legge in materia di caporalato industriale proprio per contrastare situazioni di sfruttamento".