Lavoro sicuro e corsi al top: Unimore promossa

Classifica Censis, la nostra ’accademia’ ottava tra le medio grandi. Tra i punti deboli l’internazionalizzazione e i servizi per gli studenti

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di Alberto Greco

Occupabilità dei suoi laureati e qualità didattica di molte lauree triennali consentono all’università di Modena e Reggio Emilia di scalare l’ottavo posto tra i grandi atenei della classifica Censis, una classifica che ogni anno indaga sul valore e le peculiarità che distinguono le università italiane, sia pubbliche che private. L’ateneo modenese-reggiano con 86,5 punti complessivi raccolti sui 6 parametri considerati scende di una posizione rispetto all’anno scorso, perdendo un punto (un anno fa era 87,5).

La valutazione Censis è redatta sulla base di indicatori che riguardano: servizi (pasti erogati in relazione agli iscritti, posti e contributi alloggio per residenti fuori regione); borse (spesa degli atenei e degli enti per il diritto allo studio per interventi a favore degli studenti); strutture (posti aula, posti nelle biblioteche e posti nei laboratori); comunicazione e servizi digitali (caratteristiche e funzionalità dei siti web, profili social ufficiali e efficienza di risposta restituita da questi canali); internazionalizzazione (iscritti stranieri, studenti che hanno trascorso un periodo all’estero per studio o tirocinio, studenti stranieri in entrata per mobilità, spesa dell’ateneo per mobilità internazionale); e, infine, occupabilità determinata sul numero di laureati anno 2019 occupati dopo un anno.

Si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario basata sulla valutazione degli atenei, divisi in categorie omogenee per dimensioni, mega atenei (oltre 40mila iscritti), grandi atenei (tra 20 e 40mila iscritti) dove è compresa Unimore, medi atenei (tra 10 e 20mila iscritti), piccoli atenei (meno 10mila iscritti) e politecnici.

A questa classifica si aggiunge il ranking dei raggruppamenti di classi di laurea triennali, dei corsi a ciclo unico e delle lauree magistrali biennali secondo la progressione di carriera degli studenti, ovvero degli esami sostenuti, e i rapporti internazionali. "Complessivamente – scrivono gli autori del Rapporto – si tratta di 64 classifiche, che possono aiutare i giovani e le loro famiglie a individuare con consapevolezza il percorso di formazione".

A complicare la prestazione Unimore ci si è messo un arretramento per il primo anno nel 202021 delle immatricolazioni, quando invece a livello nazionale si è avuto un incremento del +4,4%. Questo ha concorso a peggiorare alcuni indici in particolare per borse e servizi e anche per internazionalizzazione. Nei vari parametri considerati Unimore brilla per occupabilità (105 punti) dove è prima ex-aequo tra i grandi atenei e terza assoluta in Italia, preceduta solo dai Politecnici di Milano e Torino. Per la comunicazione invariato il punteggio (94), valore che la colloca al 23° posto assoluto, poi per quanto riguarda le strutture si aggiudica 88 punti ed il 25° posto, dovendosi accontentare invece di appena 79 punti per quanto riguarda l’internazionalizzazione e di 77 punti sia per i servizi che per le borse. Assai più incoraggianti i giudizi riferiti alla qualità della didattica erogata, specialmente riguardo alle lauree triennali e per alcune lauree a ciclo unico. Su tutte splendono i corsi di laurea nelle Professioni sanitarie dove in questi 12 corsi Unimore raggiunge il massimo punteggio (110110), unica in Italia. Eccellenti i giudizi anche per la laurea triennale del gruppo agrario (97,5 punti) dove si pone sul gradino più alto.

Ma altrettanto lusinghieri sono le performance conseguite dalle laure del gruppo informatica e Ict (99,5 punti) e linguistico (108) che valgono per Unimore il secondo posto assoluto in Italia.

Appena fuori dal podio si trovano, al quarto posto, le lauree triennali del gruppo giuridico (93,0) e della ingegneria industriale e informatica (101,0), e poco più sotto al quinto le magistrali a ciclo unico del gruppo farmaceutico (94,0) e di giurisprudenza (94,5).

Entrano nella top ten delle lauree in Italia anche le magistrali biennali Unimore del gruppo insegnamento (86,0 punti), linguistico e le triennali economiche, che si aggiudicano un buon sesto posto. Al settimo, invece, troviamo la laurea magistrale di agraria (92,0 punti), la laurea triennale psicologica (94,5), le lauree triennali scientifiche (91,5), mentre all’ottavo posto c’è la laurea triennale in ingegneria civile e ambientale (86,5) e la magistrale ciclo unico di scienze della formazione primaria e, infine, al decimo le lauree magistrali scientifiche (86,0).