EMANUELA ZANASI
Cronaca

Lavoro tra luci e ombre: "Sempre più casi di abusi. E’ necessario denunciare"

Appello della Cgil: "Bisogna ’ribellarsi’ allo sfruttamento e alle molestie psicologiche. Spesso il ricatto occupazionale prende il sopravvento sul rispetto umano e contrattuale"

Personale in ufficio (foto d'archivio)

Personale in ufficio (foto d'archivio)

Modena, 29 aprile 2025 – Negli ultimi mesi, il sindacato Filcams Cgil Modena ha raccolto numerose segnalazioni da parte di lavoratrici e lavoratori del terziario che denunciano pratiche lavorative vessatorie e condizioni di lavoro insostenibili. Un lavoratore, impiegato nel settore telefonia, è stato licenziato dopo aver richiesto un anticipo sul Tfr per riparare l’auto, strumento essenziale per raggiungere il luogo di lavoro e che denunciava di essere osservato e ascoltato con utilizzo di telecamere non autorizzate. Un’altra lavoratrice del comparto agenzie immobiliari, è stata allontanata perché non andava d’accordo con una collega di grado superiore. Ad un’altra lavoratrice ancora, impiegata in un noto supermercato della provincia, dopo aver chiesto un’ora di permesso per un evento familiare, le è stato prima chiesto di lavorare la domenica antecedente le ferie (ma non poteva perché era il giorno in cui partiva), poi il festivo (il 25 Aprile, e ha rifiutato per precedenti impegni) e infine ’per punizione’ si è vista assegnare solo turni di chiusura per l’intera settimana. Ovviamente non le è stata concessa l’ora di permesso!

"Queste situazioni rappresentano un grave abuso del rapporto di lavoro – afferma Cinzia Pinton della segreteria Filcams Cgil (delega parità di genere e mercato del lavoro) – e un esempio concreto di sfruttamento e molestia psicologica in violazione della dignità e dei diritti fondamentali, della persona, dove il ricatto occupazionale prende il sopravvento sul rispetto umano e contrattuale". Una condizione che esiste solo quando il sindacato non ha agibilità o viene tenuto fuori dai luoghi di lavoro.

"Questi episodi, purtroppo ancora troppo frequenti in molti settori – dal lavoro domestico alla Grande Distribuzione Organizzata, dagli studi professionali fino ai servizi – rendono evidente quanto sia urgente rafforzare la rappresentanza sindacale, la contrattazione, e il controllo del rispetto dei diritti, soprattutto nelle realtà più isolate o meno sindacalizzate", continua Pinton.

Per questo Cgil invita i lavoratori "a non subire, a non tacere, e a denunciare".

Nei luoghi di lavoro, poi, sono ancora troppe le testimonianze di molestie verbali e atteggiamenti sessisti da parte di colleghi o superiori. "Chiediamo rispetto, tutele e sanzioni vere per chi discrimina. Invitiamo tutte le lavoratrici a segnalare queste situazioni ai delegati, alle Camere del Lavoro, ai funzionari sindacali", afferma Petrillo.