"L’azienda taglia i premi, ora è sciopero"

I sindacati annunciano la mobilitazione alle ceramiche Serra e Ascot, contestando un calo di 220 euro al mese nelle buste paga

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220 euro in meno in busta paga costringono i lavoratori alla proclamazione di uno stato di agitazione, con blocco delle flessibilità, degli straordinari e, presto, pacchetti di sciopero da 8 ore. Aria tesa fra il gruppo Victoria Plc, proprietario di Ceramiche Serra e Ascot, e i lavoratori, questi ultimi rimasti increduli per la comunicazione, a inizio giugno, di una variazione del contratto, scaduto a fine 2020.

Fulmine a ciel sereno: "La variazione è peggiorativa - lamentano i lavoratori - perchè invece dei precedenti 2600 euro lordi del premio produzione o variabile annuo, ora ne verranno riconosciuti solo 960. L’anno scorso, superando un traguardo, noi di Ceramiche Serra avevamo usufruito della tassazione del premio al 10%: ci rimanevano ben 200 euro puliti al mese. A partire dalla busta di giugno 2022, questi soldi sono spariti: per noi è inaccettabile, dato anche l’andamento dell’inflazione". Stando a quanto raccontato dalle delegazioni sindacali, in un primo momento ci si sarebbe seduti ad un tavolo con l’azienda per giungere ad un rinnovo del contratto. "Loro ci hanno proposto un’unica offerta, ovvero un contratto aziendale a ribasso - spiega Sandro Miro, lavoratore di Ceramiche Serra e delegato di Cisl. Hanno aggiunto che avrebbero studiato anche un pacchetto welfare. In alternativa, per avere i soldi in busta invece che buoni welfare, dai 960 euro lordi annui si avranno sui 400 euro netti: una cifra intorno ai 38 euro al mese". La trattativa per arrivare al rinnovo del contratto, però, non si sarebbe conclusa con un accordo. Quindi, ad inizio giugno, "l’azienda ha comunicato unilateralmente che, siccome i tempi si stavano allungando e aveva già anticipato il premio variabile di marzo e aprile, ci sarebbero stati dati 300 euro in buoni carburante divisi tra luglio, settembre e novembre e, a fine anno, la parte mancante per arrivare a 960. Ma il contratto aziendale deve essere stipulato tra azienda e lavoratori, non solo dall’azienda".

In Ascot sarebbe emerso anche un altro nodo. Qui, a differenza delle Ceramiche Serra, "nel contratto c’era una clausola che obbligava l’azienda a mantenere le stesse condizioni fino al successivo rinnovo: cosa che non è stata rispettata. Se l’azienda non scenderà al tavolo delle trattative - prosegue Miro - organizzeremo uno sciopero generale il 27 o il 28 di luglio in tutti e tre gli stabilimenti del gruppo. Per noi questa variazione è inaccettabile". -

Riccardo Pugliese