MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

"Le mie emozioni in cento parole"

Oggi alla Tenda della Memoria di Mirandola, Red Canzian, bassista dei Pooh, presenta il suo libro

Red Canzian, bassista dei Pooh

Red Canzian, bassista dei Pooh

Racconterà le "Centoparole per raccontare una vita", titolo del suo ultimo libro dove ha raccolto "le parole della mia vita, delle mie canzoni". Red Canzian, storico bassista dei Pooh, tra le band italiane più famose e più longeve (100 milioni di dischi venduti dal 1966) compositore, cantautore, polistrumentista e produttore discografico, oggi alle 15.30 alla Tenda della Memoria di Mirandola, sarà il protagonista dell’evento ‘Mi ricordo una vita’, nell’ambito del ‘Memoria Festival’.

"Centoparole per raccontare una vita": come è nato il libro?

"Molti pensano che sia un’autobiografia, ma non è così. Ho attinto a momenti della mia vita per accompagnare il lettore a riflettere sulla propria esistenza. Senza paura, ma utilizzando il coraggio, si può intervenire sul proprio destino che, è vero, non è nelle nostre mani, perché non sappiamo quanto ‘lunga’ sarà la nostra strada, ma possiamo incidere su quanto sarà ‘larga’".

Quale criterio ha utilizzato nella scelta delle parole?

"Ho usato le parole come uno specchio: le ho scritte su un foglio e se mi rimandavano un buon segnale, un’emozione, un ricordo, l’opportunità per raccontare qualcosa di importante… le ho conservate altrimenti le ho scartate (erano altre 200 all’inizio). Non volevo fosse un altro Zingarelli, ma un vocabolario di emozioni. Ogni capitolo è preceduto da un aforisma, da Papa Francesco a Sant’Agostino, a Jim Morrison, che introduce alla lettura di quella particolare tematica".

Parte con ‘Abbraccio’…

"Una parola molto ricca di significati e che mi ricorda Bea (la moglie Beatrice Niederwieser, ndr). Ho iniziato a scrivere il libro dopo la pandemia, quando fortemente si sentiva il bisogno di quegli abbracci prima vietati: un gesto forse ‘scontato’, ma in realtà così prezioso, e lo abbiamo capito quando non c’era permesso sentire il calore, il colore, il valore, e il profumo di un abbraccio. E’ un momento di fiducia, in cui senti il battito del cuore dell’altra persona".

E poi ‘Amicizia’, con il toccante riferimento a Stefano D’Orazio (morto per Covid nel novembre 2020)

"L’amicizia è l’elemento di riconoscibilità di quello che ho fatto. Con gli altri quattro ‘mascalzoni’ (i Pooh) il prossimo anno festeggeremo i 60 anni: penso che non saremmo arrivati a un tale traguardo solo con il talento se tra noi non ci fosse stata una grande amicizia. Stefano…era un amico prima che un collega. La sera che gli raccontai che mi stavo separando perché mi ero innamorato di Bea, lui non mi diede nessun consiglio saccente da quattro soldi. Mi ascoltò in silenzio e la mattina dopo arrivò con il testo di ‘Stare senza di te’. Questa è amicizia".