di Paolo Tomassone "Desidero congratularmi con ciascuno di voi per lo straordinario impegno profuso e la sensibilità dimostrata nel contribuire a non lasciare indietro nessuno, a sentirvi parte di una comunità educante, inclusiva e solidale, che si prende cura di chi è in maggiore difficoltà". L’augurio del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi arriva a Modena a pochi giorni dall’avvio di un nuovo anno scolastico. Le sue parole, lette ieri dalla dirigente scolastica del Selmi, Margherita Zanasi, nel suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione, hanno accompagnato la cerimonia organizzata per presentare l’ampliamento dell’istituto Selmi: un nuovo edificio adiacente alla sede principale all’interno del polo Leonardo Da Vinci, che ospita 15 aule e due laboratori, oltre a bagni e locali accessori. Spazi moderni e attrezzati da dedicare allo studio e alla formazione, che rappresentano – secondo il ministro – un "nuovo inizio per recuperare momenti di socialità e di proficuo apprendimento". È quello in cui sperano anche gli studenti che, in una delegazione, hanno partecipato alla cerimonia del taglio del nastro. "Abbiamo bisogno di tornare a un po’ di normalità, alle lezioni in presenza in sicurezza e soprattutto abbiamo bisogno di più tempo a disposizione per stare insieme tra di noi" si confida Lisa Napoletano della 5 L del Selmi. Le lezioni in classe, ma anche il tempo trascorso durante la ricreazione in corridoio, sono un "bene da salvaguardare", soprattutto per i ragazzi più piccoli che frequentano il primo anno delle superiori, come spiega la compagna Elena Nicolini: "Le restrizioni dei mesi scorsi ci hanno tolto tutto. L’estate è stata un’occasione per tutti per riprendere i contatti con gli amici, sono ripartite tante attività e per strada abbiamo visto molto più movimento: speriamo non porti a un aumento dei contagi e a nuove chiusure". L’ampliamento del Selmi, iniziato a progettare dalla ...
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