"L’ingresso 3 del Policlinico? Come Beirut"

L’imprenditore Gianni Gibellini denuncia la situazione di degrado della facciata: "Così non va, sembra sia stata bombardata"

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di Valentina Reggiani

"Quando ti trovi dinanzi a quella facciata, il pensiero corre a Beirut, invece siamo a Modena e ‘ai piedi’ di una struttura dove lavorano solo grandi menti che tutti ci invidiano". E’ lo sfogo di Gianni Gibellini, ‘patron’ dell’omonima e nota agenzia funebre che, nei giorni scorsi, si è recato al Policlinico per effettuare una visita. Gibellini spiega di essere entrato dall’ingresso 3 dell’ospedale e di essersi reso conto solo in quel momento dello stato in cui versa la facciata che, effettivamente, ’non gode di buona salute’. "Se qualcuno scattasse una foto in quell’angolo del nosocomio in tanti potrebbero confonderla con uno scatto della seconda guerra mondiale – commenta Gibellini – Per questo ho deciso di denunciare pubblicamente la situazione; poiché non la reputo accettabile. Sono andato a fare i miei soliti controlli – afferma l’imprenditore – ed entrando nell’ingresso 3 mi sono reso conto della situazione in cui versa la facciata. Mi sono detto: è davvero bruttissima. Allora mi è salita la rabbia, perché il Policlinico è considerato un’eccellenza sanitaria non solo a livello nazionale, con primari e operatori di alto livello che tutti ci invidiano. Eppure a chi arriva in ospedale il ‘biglietto da visita’ della struttura è decisamente fuorviante perché rappresenta l’esatto contrario di ciò che contiene. Neppure a Beirut si vedono più palazzi in questo stato e credo che qualcuno per il bene che voglio io a questa città debba intervenire. Entravo sempre dagli altri ingressi e solo ora che ci ho fatto caso e sinceramente sono rimasto basito. Non si può fare finta di niente, è un ospedale che merita un’attenzione estetica diversa. Non è giusto che primari, medici, personale di eccellenza lavorino all’interno di una struttura così fatiscente". Prosegue il lungo sfogo di Gibellini: "Lo scorso anno io per primo ho iniziato a ristrutturare la mia sede, situata davanti al nosocomio proprio perché quella è una zona da riqualificare, in cui arrivano da più parti d’Italia ed ora qualcuno ci deve mettere mano. Se uno arriva a Modena e guarda il Policlinico si chiede dove sia finito e non possiamo certo permettercelo: lì dentro ci sono persone che hanno salvato la mia e tante altre vite. Questa immagine non fa parte della Modena che io conosco. Il sindaco è una persona attenta ed è giusto che si intervenga immediatamente".