Liquidi igienizzanti, razzia nei reparti

CASA DELLA SALUTE L’allarme a Finale Emilia «Staccano i flaconi dai supporti con le forbici»

Disinfettante ‘a ruba’, ma non solo. ‘A ruba’ per evitare il contagio da Coronavirus, ma anche ‘rubato’. Succede, infatti, che alla Casa della Salute di Finale venga rubato da giorni, e nemmeno le fascette protettive dei dispenser situati all’esterno degli ambulatori medici riescono ormai allo scopo. «C’è infatti chi si arma da casa di forbici, taglia le fascette e mette in borsa il dispenser»

spiega esasperato il dottor Gabriele Frassoldati. Dopo ogni furto il personale addetto provvede a installare l’apposito dispenser, in funzione ormai da anni in tutti gli ospedali nazionali, ma ormai sono terminate le scorte e il rischio che i pazienti corretti restino senza. Un comportamento tacciato anche sui social di «grande inciviltà, perché c’è chi pensa solo a se stesso e non al prossimo». «Purtroppo, la vicenda continua da quando è esplosa l’emergenza Covid-19. Quanto ai noi operatori della Casa della Salute, sei medici, e due infermieri – continua il dottor Frassoldati – abbiamo un solo kit a disposizione, composto di una mascherina, occhiali, un camice e una bustina di Amuchina, e dobbiamo farceli bastare». Per cercare di frenare la cosiddetta ’orda barbarica’ dei furti, l’Ausl è corso ai ripari e da alcuni giorni per accedere alla Casa della Salute il paziente deve suonare il campanello e fornire la propria identità. «Le ricette vengono consegnate in portineria _ spiega il dottor Frassoldati – per evitare all’utente di salire al piano degli ambulatori dove ci sono i disinfettanti».

v. bru.