"Lirica, un museo dedicato a Mirella Freni"

Il Consiglio comunale lancia la suggestione di uno spazio espositivo con partiture, fotografie, recensioni custodite negli anni dal soprano

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di Stefano Marchetti

Un museo della lirica dedicato in particolare a Mirella Freni, con tutta la ricca documentazione sulla sua lunga, luminosa carriera. Al momento appare soltanto un’idea, una suggestione, tuttavia già qualcosa forse si sta muovendo. È quanto emerso in Consiglio comunale durante il dibattito su un ordine del giorno presentato da Paola Aime di Europa Verde - Verdi che ha rimarcato la necessità di avviare un percorso per valorizzare "l’impareggiabile patrimonio musicale di Modena", con particolare riferimento ai materiali "di grande valore storico e culturale" lasciati da Mirella Freni, oggetti e documenti che "una volta catalogati – sottolinea Aime – possono rivestire un interesse espositivo perché rappresentano uno spaccato del mondo musicale e del costume del secolo scorso".

Mirella Freni, scomparsa nel febbraio 2020, ha vissuto uno straordinario percorso musicale, fin dal suo debutto – ad appena vent’anni – nel 1955. Ha calcato i palcoscenici più blasonati, è stata prediletta da direttori e registi di gran fama, da Herbert von Karajan a Franco Zeffirelli, ha viaggiato in tournée nel mondo. Di tutte queste innumerevoli tappe, il soprano ha conservato ricordi e documentazione, partiture annotate, manifesti e programmi di sala, fotografie, perfino le recensioni e le critiche musicali di ogni spettacolo: "La mamma ha custodito tutto della sua carriera", ci ha detto già tempo fa la figlia Micaela Magiera. Tutte queste testimonianze sono come un viaggio nella storia della musica del ‘900: la consigliera ha sottolineato la necessità che questo materiale possa restare a Modena, la città che Mirella non ha mai lasciato.

Diversi consiglieri nei loro interventi hanno rimarcato che la musica è parte dell’identità culturale di Modena. È bene investire sui giovani cantanti (come avviene, per esempio, grazie al protocollo "Modena Città del Belcanto"), ma anche valorizzare tutto il patrimonio musicale modenese, "anche in rete con altre città con grandi tradizioni musicali, come Parma", ha aggiunto Federica Di Padova (Pd). Già lo scorso anno, quando il teatro Comunale è stato cointitolato a Mirella Freni e Luciano Pavarotti, è emersa l’ipotesi di creare uno spazio espositivo dedicato alla cantante, magari proprio nella storica sala di corso Canalgrande: ovviamente questo percorso deve maturare partendo proprio da un accordo con la famiglia che detiene i materiali. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha detto che è già in corso "una riflessione per trovare il modo migliore per valorizzare questa nostra straordinaria storia della lirica con i confronti già iniziati con il teatro, la famiglia di Mirella Freni e tutti i soggetti coinvolti per individuare un progetto che abbia una prospettiva".