L’istituto Sacro Cuore festeggia i 130 anni

La scuola carpigiana che ha formato numerose generazioni e comprende tutti i gradi taglia l’importante traguardo: tanti gli eventi

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Oltre cento anni e non li dimostra: è l’istituto Sacro Cuore di Carpi che quest’anno compie ben 130 anni, ponendosi come uno dei più antichi nella provincia, se non la più longeva. Tra il 1892 e il 2022 la scuola, la sola sul territorio carpigiano che contempla tutti i gradi, dal nido alle medie, ha formato tantissime generazioni. "Valorizzare questo importante anniversario – dice il preside Claudio Cavazzuti – significa anzitutto fare memoria, e questo implica la consapevolezza che qualcosa di ciò che è stato è trasmesso nella concretezza del presente, continua a pulsare anche oggi, pur tra mille cambiamenti. La nostra scuola nasce da un atto di generosità, sbocciato quando invece tutto sembrava stesse per finire. L’origine del nostro istituto è infatti nel ‘sì’ che le ’suore della carità’ dissero alla proposta dell’allora vescovo Gherardo Araldi di aprire una scuola per le nuove generazioni, soprattutto nei confronti delle bambine povere, dopo che le suore erano state allontanate dal loro precedente servizio all’ospedale di Carpi".

Ben presto è emersa l’esigenza di affiancare alla scuola materna ed elementare, la media denominata appunto Scuola San Vincenzo de’ Paoli’. La casa, individuata quale adatta per la nuova esperienza, si trova in Borgofortino, lungo quella strada che oggi è intitolata a Giacomo Matteotti e porta il numero civico 42 (allora Via Borgoforte, 16). Si tratta della Casa Pacchioni, già Saetti. Tanti i carpigiani illustri che si sono formati da bambini alle Sacro Cuore: tra questi il Carlo Guaitoli, pianista di fama internazionale e direttore artistico nel nostro Teatro comunale. "Ho frequentato alle Sacro Cuore sia le elementari, nella storica sede di via Ciro Menotti, che le medie che allora erano nel Seminario vescovile. Sono ancora molto affezionato a quegli anni e alla scuola e alla mia prima maestra, suor Ester, con cui ho avuto fino a pochi anni fa un contatto continuo a livello telefonico, e anche di persona. A lei devo tantissimo: ero in prima elementare, i miei compagni le avevano detto che io già suonavo la chitarra. Avevo appena cinque anni e un giorno lei mi mise in mano una chitarra, per suonarla davanti a tutti. È stata suor Ester che per la prima volta mi ha fatto vincere la mia timidezza, facendomi suonare davanti ad un ‘pubblico’. Le devo tanto".

Varie le Iniziative per il 130° anniversario della scuola: una serata aperta alla cittadinanza di riflessione sul ruolo della scuola cattolica oggi, nel mese di marzo o aprile; messa di ringraziamento per i 130 anni della scuola, il 7 maggio alle 10; festa degli ex (studenti, genitori, insegnanti e dipendenti) nel campo dell’Eden a fine giugno.

Maria Silvia Cabri