Lite sull’eredità, badante condannata

S.Possidonio, minacce all’affittuario dopo la morte del proprietario

In quella casa nelle campagne di San Possidonio per lungo tempo ci aveva vissuto e, a suo dire, il proprietario del podere, poi deceduto, era anche il padre della sua bambina (La paternità non è mai stata dimostrata). Quando si è resa conto che qualcuno – ovvero l’affittuario legittimo – coltivava quello che riteneva essere il suo terreno aveva così iniziato a perseguitarlo affinchè se ne andasse: non solo minacce e dispetti continui ma anche vere e proprie aggressioni fisiche. La protagonista della vicenda, una 50enne moldava, ieri è stata condannata a cinque mesi, pena non sospesa. L’attuale compagno della donna, un marocchino di 48 anni accusato degli stessi reati è stato invece assolto. La vittima, 73 anni, si era costituita parte civile al processo. Gli episodi contestati risalgono al 2016. In sostanza l’imputata prestava servizio all’epoca dei fatti come badante per l’anziano proprietario di casa che, poco prima del sisma, era morto per cause naturali. La donna, però, aveva dato alla luce una bambina e sosteneva che fosse figlia del defunto anziano: per questo la reputava l’erede legittima. In realtà – almeno sulle carte – gli unici eredi dell’uomo risultavano essere due fratelli con i quali il proprietario aveva stipulato regolare contratto di affitto del terreno.