
Lo sciopero all’istituto Cavazzi con studenti, docenti e famiglie
La situazione in cui versa l’Istituto superiore Cavazzi di Pavullo è finita a Roma al ministro dell’Istruzione e del Merito. Il senatore modenese Michele Barcaiuolo di Fratelli d’Italia, ha presentato un’interrogazione al ministro Giuseppe Valditara con la richiesta di conoscere "quali misure il Ministro intenda applicare nei confronti dell’Amministrazione scolastica dell’istituto Giovanni Antonio Cavazzi per risolvere le criticità esistenti e quali iniziative intenda avviare per tutelare e salvaguardare gli interessi dei docenti, del personale Ata e soprattutto affinché gli studenti possano costruire un percorso educativo sereno e produttivo".
Fa presente che il Cavazzi "è da sempre un punto di riferimento per la formazione degli studenti di Pavullo e delle zone limitrofe della montagna modenese e che da tempo, all’interno dell’istituto, si registra un clima di agitazione e un diffuso malcontento tra il personale docente e Ata, nonché tra gli studenti e le relative famiglie. La causa delle tensioni – precisa - risiede nella insufficiente organizzazione interna, nell’assenza di trasparenza nella gestione del bilancio scolastico e nella mancanza di comunicazione con le Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu), sia quelle precedenti sia quelle appena rinnovate, a cui inevitabilmente consegue una crescente perdita di fiducia verso la dirigenza scolastica". Lo scorso 7 maggio si è svolto uno sciopero "senza precedenti, che ha registrato una partecipazione altissima. Questa adesione plebiscitaria -aggiunge- è conferma di qualcosa di eccezionale che sta accadendo nell’istituto scolastico; lo sciopero, proclamato da Flc Cgil Modena, Cisl Scuola Emilia Centrale, Snals Confsal, Gilda Unams Modena e dalle Rsu d’istituto, rappresenta l’esito di un lungo periodo di tensioni interne, e ha permesso di rendere note le difficoltà gestionali dell’istituto". Specifica che alla base della protesta vi sono "gravi criticità organizzative, l’incertezza circa le reali disponibilità delle risorse economiche, i mancati pagamenti al personale per incarichi già svolti, la mancata condivisione del piano delle attività per il personale Ata, nonché una gestione delle relazioni percepita come conflittuale, anche nei contesti istituzionali; anche le organizzazioni sindacali, riunitesi presso la sala consigliare di Pavullo alla presenza del sindaco, hanno denunciato la mancanza di trasparenza negli atti amministrativi e nella gestione del Consiglio d’istituto, caratterizzata da atteggiamenti autoreferenziali del dirigente scolastico e dal mancato rispetto degli impegni assunti, come attestato dai verbali delle sedute".
w. b.