L’obiettivo è aumentare le tasse

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Francesco

Bruini*

Il disegno di legge delega per la riforma del catasto edilizio prevede una modifica del sistema di rilevazione. Secondo le dichiarazioni del presidente Draghi, la riforma non avrebbe effetti di natura finanziaria ("nessuno pagherà più tasse"). Questa dichiarazione è una favola come dimostra una simulazione del servizio lavoro della Uil. La differenza percentuale d’aumento dell’Imu, per esempio, varia dal 5% di Ancona, al 189,3% di Trento. Il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, ha avuto modo di sottolineare la pericolosità della trasformazione del catasto reddituale in patrimoniale. Secondo il presidente, essendosi opposto il governo alla trasformazione del catasto in senso reddituale, dimostra che l’obiettivo vero è aumentare le tasse. Secondo il Centro studi di Confedilizia l’ordine di aumentare le imposte sulla casa viene dall’estero, cioè da quelle istituzioni che sono partecipate dalle banche di affari al fine di spostare gli investimenti degli Italiani dal mattone alla finanza! (già governo Monti e ora governo Draghi). Insomma, Confedilizia denuncia la perversa volontà, chiaramente punitiva, di introdurre un catasto di tipo patrimoniale (basato su presunzioni e, quindi, senza controllo), mentre sarebbe più equo per tutti avere finalmente un catasto di tipo reddituale (si pagherebbero le imposte non su presunzioni, ma sul reddito effettivo del bene). Confedilizia, quindi, è assolutamente contraria alla riforma del catasto così come si vuole introdurre con la recente legge delega del 29102021. La favola dell’invarianza della imposizione fiscale è appunto una favola alla quale Confedilizia non crede: gli italiani dovranno farsi sentire!! *Presidente Ape Confedilizia