Luminarie, tradizione e l’abbraccio degli yeti

Si accendono le feste in centro: in piazza XX Settembre l’artista Lunati stupisce ancora con le sue installazioni: "Le dedico ai bambini"

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di Sofia Silingardi

Modena si illumina a festa: si accendono le luci di Natale. Nonostante la giornata piovosa, ieri sera le tradizionali decorazioni modenesi hanno iniziato a illuminare il centro storico alla presenza del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che ha dato il via alla stagione natalizia. "Seppur con modalità e tempi ristretti, - ha spiegato il sindaco - dovevamo tenere accesa Modena, affinché la comunità ritrovasse il senso dell’abbraccio dopo anni difficili. Nonostante le difficoltà legate all’energia volevamo comunque un Natale gioioso e illuminato". Infatti, quest’anno l’accensione delle luminarie è stata ritardata e limitata rispetto agli anni precedenti, per motivi di risparmio energetico. "Ringrazio per la collaborazione - ha proseguito il sindaco - i commercianti, Modenamoremio e gli sponsor che ci hanno aiutato a garantire un avvicinamento gioioso e illuminato. E ringrazio Lunati, che ancora una volta ci ha stupiti con la sua arte. Con gli alberi, illuminiamo anche la nostra comunità: godiamoci questo periodo in famiglia e in città".

E con le luci sono arrivate diverse novità natalizie, presentate ieri dal sindaco alla presenza degli assessori Ludovica Carla Ferrari e Andrea Bosi, e di Maria Carafoli e Mario Bugani, rispettivamente direttore e presidente Modenamoremio. Alle 17, è stato acceso il primo albero in piazza XX settembre, dove ora campeggiano qua e là alcuni yeti parlanti che suggeriscono un caloroso abbraccio. "Ho scelto il tema dell’abbraccio - ha ricordato Lorenzo Lunati, l’artista e creatore - e lo yeti, perché è una figura misteriosa e un po’ ambigua che mi piaceva molto. Sono sculture rivestite di pelo, con un cuore vero. Vuole essere il mio regalo ai bambini, che l’anno scorso hanno apprezzato moltissimo il Babbo Natale ballerino, tanto da girarci intorno anche quando non avevano più una monetina per farlo ballare. È stato bellissimo, mi sono commosso: lo dedico a loro e invito tutti ad abbracciarsi". Tra l’albero e gli yeti, il perfetto quadro natalizio è stato completato da un’esibizione degna di uno spettacolo di Broadway del gruppo di Heron Borelli sulle note del musical Newsies. Guidato dal sindaco, il corteo è proseguito con l’accensione dell’albero e del presepe in piazza Grande, proprio davanti al Duomo. È stato poi il turno di piazza Mazzini, dove ora risplende un’immensa stella cometa, che ha suscitato lo stupore generale, ai piedi della quale tre grandi re Magi recano i loro doni. Per concludersi, seguendo il trenino di Natale che percorre il centro, in piazza Roma, dove insieme all’albero è tornata anche l’immancabile pista di pattinanggio. Luci, colori, suoni, un allestimento impeccabile, curato nei minimi dettagli, che ha trasformato la città nel nordico villaggio di Santa Claus. Da oggi, passeggiare per le le vie del centro è un tuffo nel passato, che riporta tutti all’infanzia, ma anche alla spensieratezza di qualche anno fa, che ci è tanto mancata: a Modena è arrivato il Natale.