Lunati: "Vi presento i miei alieni Una mostra dedicata ai ’diversi’"

Nel cortile del Venturi inaugura ’Veniamo in pace’, ideata dall’artista e promossa da Modenamoremio "Le cose lontane in un primo momento incutono paura, poi si capisce l’importanza dell’arricchimento"

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‘Veniamo in pace’, così gli alieni di Lunati ci invitano ad accogliere la diversità. Nello storico cortile dell’istituto d’arte Venturi è stata inaugurata ieri la mostra ‘Veniamo in pace’, a cura dell’artista Lorenzo Lunati e presentata da Modenamoremio. A suo agio, seduto sulla scalinata, un alieno verde ci accoglie dicendo ‘le persone sono strane’, mentre nel cortile sosta il suo ufo. Dall’autoritratto dell’artista all’alieno a cavallo di un piccolo Dumbo, dal bacio tra due alieni innamorati all’alieno che regge un cuore. Un percorso tra le rappresentazioni di diversi alieni, ciascuno dei quali rappresenta un sentimento, un’emozione, la volontà di abbattere le barriere della diversità. Diversità che, superata la paura, ci può arricchire. "La mia mostra – spiega Lorenzo Lunati – parla del diverso. Io vedo il diverso come una sorta di alieno che impaurisce in un primo momento, per poi farci accorgere del fatto che la diversità è importante. È quella cosa che affrontata com’è giusto che sia, diventa un momento di arricchimento. Mi ricordo che quando ero piccolo mi immaginavo questo alieno che arrivava dallo spazio e portava chissà quale terrore sulla terra. Poi, vivendo, mi sono accorto che la diversità è una delle cose più belle che ci siano. Ti avvicini a qualcosa che ti incute paura, poi lo scopri e non fai altro che arricchirti. Questo è il messaggio che la mostra vuole lasciare". "L’idea è nata da me – prosegue Lunati – io sono sempre stato un po’ quello che veniva messo in disparte, perché mi sentivo artista, un po’ diverso. E sono stato anche membro di un gruppo, i Rats, in cui parlavamo molto della diversità dell’indiano padano che viene relegato in una riserva e che viene sempre condannato perché ha le sue idee, diverse dalla normalità". Oltre all’artista, all’inaugurazione erano presenti anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e l’assessore Andrea Bosi, Luigia Paolino, dirigente dell’istituto Venturi e Maria Carafoli, direttore Modenamoremio. "Il primo segnale è qui, dentro l’istituto Venturi – precisa il sindaco Muzzarelli – un palazzo storico, segno di bellezza, come il Venturi è segno di qualità artistica e bellezza. E poi nella mostra di Lunati, ormai un riferimento per la nostra comunità. È un’impresa, un artista, un personaggio davvero interessante che lavora per le grandi marche internazionali per cercare di portare l’arte dentro alle altre arti, dando tanto anche alla comunità. E c’è questo segnale: dobbiamo evitare di essere troppo alieni e cercare il senso di appartenenza alle nostre comunità, e dobbiamo ritrovaci anche coi sentimenti". "La mostra – aggiunge il sindaco – può essere anche d’ispirazione per i ragazzi dell’istituto, proprio per il lavoro del futuro perché loro imparino l’arte e non la mettano da parte, ma trovino le condizioni per mettersi in gioco, perché abbiamo bisogno di cultura, di arte, di bellezza, di una Modena che crede nel futuro insieme a loro".

Sofia Silingardi