«Ma l’atteso incontro per il rilancio non c’è ancora stato»

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NEGLI ultimi cinque anni i (pochi) residenti della Manifattura Tabacchi ne hanno viste di tutti i colori. Vendite bloccate, appartamenti lasciati a metà, rischi di fallimento, rate condominiali in ritardo, e la lista potrebbe continuare all’infinito. L’anno scorso, finalmente, il complesso è stato acquistato per intero dalla Cassa Depositi e Prestiti, che ne ha promesso un celere rilancio. Ad oggi, però, manca ancora un vero cronoprogramma dei vari interventi previsti, in primis la (ri)commercializzazione degli appartamenti e locali commerciali (circa 70) vuoti. «Da quello che sapevamo l’incontro con i referenti della Cdp doveva avvenire tra primavera ed estate, ma ad oggi nessuno si è fatto vivo o ci ha detto niente», confidano un po’ amareggiati i residenti del complesso. «Sicuramente il clima è cambiato rispetto a quando c’era la gestione della Quadrifoglio, ma siamo in attesa di avere notizie chiare su quali saranno i prossimi passi della proprietà, anche perché l’edificio rimane inabitato e lasciato a se stesso». L’elenco di cose da fare è lungo: dalla riapertura dell’ufficio vendite alle manutenzioni, dall’attivazione dell’impianto di cogenerazione (in estate viene noleggiato un generatore per avviare l’aria condizionata) all’insediamento del Conad e molto altro. «La Cassa Depositi e Prestiti – proseguono i residenti – ha promesso un rilancio in grande stile e non abbiamo dubbi che sarà così, ma settembre è alle porte e ci aspettiamo quanto prima che qualcuno batta un colpo. Abbiamo creduto nella Manifattura e non vogliamo pentircene…». Detto questo, gli abitanti accolgono con soddisfazione la bonifica iniziata nell’area dell’edificio B: «Gli operai sono arrivati ieri mattina e rimarranno per diversi giorni a lavorare coi loro mezzi. Quella zona è da tempo un rifugio per tossici e sbandati e il fatto che la Cdp mandi qualcuno a ripulire è segno che effettivamente qualcosa si muove. Non dimentichiamo, però, che è altrettanto importante la ripartenza delle trattative per gli spazi residenziali e commerciali ancora vuoti. Se si vuole davvero riqualificare questa area a due passi dalla stazione – aggiungono i residenti –, è urgente aprire attività e aumentare gli abitanti. Aspettare altri mesi, significherebbe perdere del tempo prezioso e non possiamo più permettercelo».

vi. ma.