Dopo 50 anni, ultimo ballo per il Mac2

Finisce l'era delle grandi discoteche. Il Mac2 chiuderà i battenti a fine maggio, perché non verrà rinnovato il contratto d’affitto

L’entrata della discoteca Mac2 con la tipica insegna. A destra l’interno del locale in una delle serate più affollateLuigi Viola, ultimo gestore dal Mac2

L’entrata della discoteca Mac2 con la tipica insegna. A destra l’interno del locale in una delle serate più affollateLuigi Viola, ultimo gestore dal Mac2

Modena, 7 aprile 2016 - Un altro pezzo di storia modenese che se ne va: la discoteca Mac2 chiuderà i battenti a fine maggio, perché non verrà rinnovato il contratto d’affitto che dal 2009 legava l’attuale gestore al proprietario dell’edificio. E le luci intorno all’aereo che domina l’ingresso del locale si spegneranno proprio sul traguardo delle cinquanta candeline. Visto che il Mac, inizialmente col nome di ‘Bob Duemila’, aveva inaugurato giusto nel 1967. Mezzo secolo fa, tondo tondo.

«Forse l’ultimissima serata la organizzeremo per il 28 maggio – spiega quasi commosso Luigi Viola, che assieme alla moglie, al figlio e alla figlia ha gestito la discoteca negli ultimi 8 anni, rilanciandola alla grande dopo un periodo di appannamento –: sarà un lunedì, ma ci siamo abituati. È una delle nostre serate settimanali insieme al venerdì, al sabato e alla domenica pomeriggio. Siamo l’unico locale da ballo in Emilia Romagna ad aprire il lunedì sera».

Poi Viola passa in rassegna le ragioni che dal suo punto di vista hanno portato al mancato rinnovo del contratto d’affitto col ‘padrone di casa’. Tra i due i rapporti, ed è il gestore stesso a confermarlo, si sono rovinati già da tempo.

«Il problema – dice Viola – è che alla scadenza mi è stato chiesto un aumento sul canone del 50%. Finora ho pagato 10mila euro al mese, ed ora ne vorrebbero 15mila. Più una fidejussione di un anno di affitti, che ammonterebbe a 180mila euro. Il locale va molto bene, è sempre pieno: qui ogni week-end entrano migliaia di persone. Compresa la domenica pomeriggio, che ormai è un po’ il regno della badanti. E dei loro spasimanti, ovviamente. Ma coi costi di gestione che ho e il pagamento delle orchestre, perché ogni sera ce n’è una diversa, a quelle cifre non riesco comunque ad andare avanti. Forse cercherò un altro locale da gestire, ma qui al Mac ho finito. E non credo che qualcun altro lo possa riaprire: io la licenza e i permessi per lavorare li ho, ma ad altri per rilevare il locale e ripartire da zero servirebbe subito un milione e mezzo. È infattibile».

«Piuttosto – conclude Viola – mi dispiace molto per le persone a cui davo uno stipendio. A parte i miei familiari, qui al Mac2 ho altri 7 dipendenti fissi e due parcheggiatori che perderanno il lavoro. E non vanno dimenticate le orchestre: il calendario delle serate erano già stato definito fino al 2018. Che peccato».