"Madonnina, il supermercato va spostato"

Esposto di comitati e associazioni: "Posizione sbagliata: il traffico in via Emilia aumenterà e i bimbi delle scuole respireranno gas di scarico"

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di Vincenzo Malara

Traffico, insicurezza per la scuola elementare e norme urbanistiche ignorate. Ruota intorno a questo trittico l’esposto contro il progetto del nuovo Conad alla Madonnina presentato ieri e promosso da un mix di comitati, associazioni ambientaliste e forze politiche. Il gruppo – composto da Modena Volta Pagina, Fiab, Mobastacemento e Comitato Cittadini Madonnina – non contesta l’insediamento in sé, ma la posizione in via Emilia Ovest 621 che andrebbe (i lavori sono già in corso) a innescare un effetto domino ricco di disagi sia per i residenti che per chiunque passerà nel quartiere. Nell’esposto indirizzato alla Regione, i punti che giustificherebbero la modifica del progetto sono ben cinque: tra questi, il mancato rispetto di una delle condizioni alla base dei permessi di costruzione in deroga (l’invarianza della superficie coperta della struttura che da 1957 metri quadrati passa a 2.500); l’assenza di un quadro urbanistico in linea col tipo di intervento in deroga previsto; la sussistenza di ragioni di interesso pubblico come l’incremento del traffico veicolare e la costruzione di una nuova via di collegamento che pregiudicherebbe sicurezza e salubrità dell’esistente scuola elementare. L’illustrazione dell’istanza si è svolta in prossimità del cantiere della nuova strada al servizio del futuro Conad in via Amundsen. Presenti i promotori (sopra citati) e due consiglieri 5 Stelle , Giordani e Silingardi. "Il supermercato – spiegano all’unisono gli autori dell’esposto – va adeguato alle necessità del quartiere, ma per intervenire occorre seguire le normative attuali, per questo chiediamo alla Regione l’annullamento del permesso di costruire in deroga rilasciato dal Comune".

In particolare, spiegano i promotori dell’esposto, "temiamo che il supermercato pregiudichi la vivibilità dell’area delle scuole di via Amundsen, dove dovrebbe passare una nuova strada. Altrettanto grave è che il progetto sia destinato a peggiorare gravemente la percorribilità della via Emilia, già oggi intasata dal traffico. La nuova strada interna, passando in aderenza proprio al cortile usato per il gioco all’aperto dei piccoli, ne pregiudica la sicurezza e soprattutto la salubrità investendo di gas l’intera zona". Altra criticità, aggiungono i rappresentanti di comitati e associazioni, "è l’irrimediabile ristrettezza dei passi carrai sulla via Emilia (larga in quel punto solo nove metri), che rende problematici l’ingresso e l’uscita dei mezzi di rifornimento ed anche delle auto di chi fa la spesa. Sia per entrare sia per uscire, anche solo sulla destra, infatti, i camion dovrebbero portarsi interamente contromano". Infine, un appello all’amministrazione: "Invitiamo il Comune ad approfittare del periodo che la Regione impiegherà nel valutare la nostra istanza per ripensare il progetto, anche in una diversa localizzazione, sempre in zona, magari permutando un’area già di proprietà comunale, prima di procedere ulteriormente".