"Maestra positiva, focolaio in famiglia"

La donna, asintomatica, ha subito informato l’asilo di Carpi in cui lavora. I bimbi in quarantena sono 17, ’liberi’ genitori e fratelli

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di Maria Silvia Cabri

"Il nostro auspicio è che si tratti solo di un caso isolato e asintomatico di positività al Covid 19 e che il contact tracing (ricerca e gestione dei contatti) non ci riservi brutte sorprese rispetto all’infezione di ulteriori soggetti". E’ stato lo stesso sindaco Alberto Bellelli, ieri mediante una diretta Facebook, a dare comunicazione ai carpigiani della presenza di un caso di positività nella scuola comunale d’infanzia Peter Pan di Carpi. Nello specifico, a risultare positiva al tampone è una insegnante della sezione dei 4-5 anni, comprendente 22 bambini, di cui 17 interessati. Come confermato anche dalla direzione dell’Azienda Usl di Modena, "la positività è verosimilmente da attribuire a un focolaio familiare diagnosticato nei giorni scorsi – spiega Bellelli –. L’educatrice della scuola, asintomatica, una volta venuta a conoscenza della situazione, è stata subito posta in isolamento domiciliare precauzionale ed è stato programmato il tampone, che ha dato esito positivo refertato nella serata di martedì". Immediatamente Azienda Usl e amministrazione comunale hanno adottato le procedure previste dal protocollo per la gestione di casi in ambiente scolastico: "Nella stessa serata di martedì sono stati contattati tutti i familiari dei 17 bambini della sezione interessata. La maestra ha frequentato la scuola solo gli scorsi giovedì (giorni di riapertura dell’asilo, ndr) e venerdì: due giorni di potenziale esposizione, speriamo che in quel momento il virus non avesse una carica virale elevata. Una volta accertata la positività, è scattata l’indagine epidemiologica che ha coinvolto anche la scuola". Il dipartimento di Sanità pubblica Ausl insieme alla Pediatria di comunità hanno dunque posto in isolamento precauzionale, per 14 giorni a partire dall’ultimo contatto stretto con la persona risultata positiva, i bambini della sezione coinvolta (17 bambini di 4 e 5 anni) e i colleghi dell’operatore (3 adulti): verranno tutti sottoposti, prima del termine dell’isolamento, a tampone oro-faringeo. Non è invece necessario l’isolamento dei familiari dei bambini, né degli insegnanti e dei bambini delle altre sezioni in quanto non sono contatti diretti del caso. "A ciò si aggiunge il fatto che di norma i bambini sono meno soggetti ad essere portatori di diffusione del virus". Come spiega Francesco Scaringella, responsabile dell’area Servizi educativi e scolastici dell’Unione Terre d’Argine, si è attuata nei servizi 0-6 il modello preventivo delle sezioni ‘bolla’: "Il personale e i bambini di ogni sezione ‘bolla’ hanno spazi dedicati e non incrociano personale e alunni delle altre sezioni ‘bolla’ della medesima scuola. In questo caso ciò consente di isolare solo bambini e operatori della sezione in cui opera la persona risultata positiva". Nel frattempo alla quotidiana sanificazione dei locali, ne è stata aggiunta una ulteriore sempre all’insegna della massima sicurezza possibile.