’Maledetto Shakespeare’ di Bedini: prove d’amore, demoni e ironia

’Maledetto Shakespeare’ di Bedini:  prove d’amore, demoni e ironia

’Maledetto Shakespeare’ di Bedini: prove d’amore, demoni e ironia

di Matteo Giannacco

Francesco Bedini è un giovane liutaio originario di Sassuolo (classe 1984), che costruisce e ripara chitarre elettriche. Vive a Ferrara, si muove a piedi, ed è un appassionato di fumetti. All’attività di artigiano, che lo porta anche a tenere corsi serali per la costruzione di strumenti musicali con materiale di recupero, Bedini affianca la passione della scrittura. Che, peraltro, gli ha già dato parecchie soddisfazioni. Il suo pubblico sono ragazzi giovanissimi. Lettori difficili, sia da intercettare che da coinvolgere. Il successo della sua ‘saga’ fantasy (Il mio gatto Odino, Editrice il Castoro), divisa in quattro volumi, dimostra quanto Bedini sia capace a raccontare e inventare storie appassionanti, che ti tengono incollato alla pagina.

Fresco di stampa, per l’editore Pelledoca, è il suo ultimo lavoro letterario: ’Maledetto Shakespeare’ (p. 213). Da lettore dei Piccoli Brividi e di Roald Dahl, Bedini nella sua personale avventura di scrittore ha saputo cogliere e sublimare atmosfere tenebrose, gusto per la mitologia, una sottile vena ironica e la preziosa capacità di suscitare grandi emozioni. Forse perché non ha scordato, crescendo, un particolare spirito curioso di cui sono dotati immancabilmente bambini e ragazzi. Anche in questo libro i protagonisti sono loro.

Cosa succederebbe se vi chiedessero di mettere alla prova i vostri sentimenti? Quali rischi sareste disposti a correre? Anche l’amore, che move il sole e l’altre stelle, può diventare una fiamma che divora, una menzogna che confonde i pensieri, una trappola. A sperimentarlo è il sedicenne Gionata che si invaghisce della meravigliosa Zoe. In un teatro abbandonato, una strana compagnia di attori sta provando la messa in scena dell’ultimo dramma di William Shakespeare: la Tempesta. Zoe, consapevole del fascino che provoca in lui, gli chiede di superare alcune prove d’amore. E ii ragazzo, intrigato, accetta. Non sa, però, che Zoe fa parte di una setta che sotto le mentite spoglie di compagnia teatrale vuole evocare Setebos, il demone citato nella Tempesta. Le prove d’amore che affronta Gionata sono solo una parte del rito per evocare il demone che, ora, è dentro di lui, in attesa... Nel momento in cui si chiuderà il sipario sullo spettacolo, cosa accadrà a Gionata?