"Maltrattata dal capo, si è sentita male"

Formigine, flash mob di solidarietà alla Coop Alleanza La direzione: "Accuse del tutto infondate"

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L’ultimo litigio con la caporeparto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La dipendente a fine turno è stata colta da un attacco di ansia ed è stata costretta a farsi venire a prendere dal marito. Un episodio che ha scatenato un presidio spontaneo venerdì pomeriggio davanti alla Coop Alleanza di Formigine: "Una nostra collega di questo punto vendita – dicono i delegati – è stata più volte oggetto di umiliazioni e denigrazioni da parte di un diretto superiore fino al punto che si è sentita male. Alla cooperativa chiediamo di non tollerare le prevaricazioni di poche mele marce che non fanno che male alla cooperativa e di essere al fianco dei lavoratori". Durante il picchetto sono stati esposti diversi cartelli: ‘In Coop hanno un codice etico anche le melanzane? Perché le persone no?’, "Via questa dirigenza subito", "Un vero capo non urla mai", solo per citarne alcuni. "Si tratta – spiega Alessandro Santini, funzionario Filcams Cgil di Coop Alleanza – dell’ennesimo caso di pressioni ricevute. Nello specifico la dipendente dopo l’ennesimo rimprovero sopra le righe ha risposto a tono al caporeparto che le ha replicato che avrebbe segnalato l’episodio. Purtroppo non è l’unico caso in provincia, registriamo situazioni simili in altri punti vendita Coop nelle varie assemblee sul territorio". Sulla vicenda intervengono anche due forze politiche. Daniela Cassiani di Sinistra civica Formigine deplora "il perdurare del silenzio del suo gruppo dirigente. La loro assenza non ha fatto altro che avvallare il comportamento di chi utilizza umiliazioni e denigrazioni come metodo organizzativo aziendale. Un cerchio di pressione che non può essere interrotto solo con l’abbandono del posto di lavoro, il licenziamento o il mancato rinnovo di contratti a tempo determinato". Mentre Flavio Novara di Potere al popolo chiede: "Come è possibile che la direzione Coop, che tanto si vanta di avere un ‘Codice Etico’, permette che responsabili attuino questa politica del personale che nulla ha a che fare con la qualità del servizio reso, ma all’abuso di potere di alcuni capi che forse andrebbero classificati ‘caporali’?". Attacchi che la Coop Alleanza 3.0 respinge: "Accuse inaccettabili e infondate. Coop Alleanza 3.0 da sempre ha improntato con i lavoratori un rapporto fondato sulla correttezza e sul rispetto formale e sostanziale dei contratti collettivi di lavoro e del regolamento aziendale. Il rispetto e il sostegno dei lavoratori è uno dei tratti distintivi della Cooperativa che può anche annoverare un contratto integrativo e un servizio di welfare aziendale tra i più avanzati". Gianpaolo Annese