Modena, scritte contro Marco Biagi sui muri dell'Università / FOTO

Comparse sui muri della facoltà di economia nel giorno dell'anniversario dell'uccisione del giuslavorista. La condanna del rettore e le reazioni

Cancellate le scritte contro Marco Biagi all'università di Modena (FotoFiocchi)

Cancellate le scritte contro Marco Biagi all'università di Modena (FotoFiocchi)

Modena, 19 marzo 2018 - "Marco Biagi non pedala più Onore a Mario Galesi. Onore ai compagni combattenti. 1000 Biagi.": queste alcune scritte ingiuriose comparse oggi sui muri della facoltà di Economia a Modena proprio nella giornata del 16esimo anniversario dell'omicidio del giuslavorista ucciso il 19 marzo 2002 sotto la sua abitazione a Bologna da un commando  delle Nuove Brigate Rosse. Le immagini con le scritte infamanti sono state pubblicate su twitter da Michele Tiraboschi che fu assistente del giuslavorista ucciso (FOTO).

"Queste le scritte oggi sui muri della facoltà di Economia a Modena. Questa la ragione del perché ricordare Marco Biagi. Non uno stanco rituale - ha scritto Tiraboschi - ma una battaglia di verità. Una morte assurda e ingiusta, maturata in un clima di odio e intolleranza che purtroppo non è scomparso".

Ferma condanna anche dall'università di Modena e di Reggio Emilia. "La comunità accademica di Unimore - ha dichiarato il rettore Angelo Andrisano - è profondamente turbata per le ingiuriose scritte comparse stamane sui muri del Foro Boario, che offendevano la memoria del professor Marco Biagi. A nome mio personale e dell'intero ateneo desidero far giungere alla vedova Biagi, ai figli e ad a tutti i famigliari del giuslavorista la nostra ferma condanna - ha sottolineato - per un episodio che si iscrive in un clima di odio che da sempre accompagna in alcune frange, fortunatamente marginali, della società il ricordo di un intellettuale che ha servito con generosità lo Stato e che si è speso per l'inclusione dei giovani nel mondo del lavoro. Evocare i fatti di 16 anni fa con disprezzo per il sacrificio del nostro docente - ha concluso il rettore di Unimore - è un atto di inciviltà. Confidiamo che le forze dell'ordine possano individuare i responsabili di questo gesto indegno". 

"Chi oggi offende la memoria di Marco Biagi con scritte infami e indegne è solo un vigliacco che si nasconde dietro l'anonimato per oltraggiare un uomo coraggioso che metteva il proprio sapere al servizio della collettività. - afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini -. Che vengano individuati e perseguiti con assoluta durezza e fermezza. E sappiano che nessuno è disposto a seguirli: lo ripeto, il terrorismo e anche solo coloro che tentano penose emulazioni con frasi sconsiderate non hanno alcuna ragion d'essere o giustificazione, né ieri, né oggi, né mai". 

"Le scritte che offendono Biagi e la sua memoria nel giorno dell'anniversario della sua morte sono ignobili e vergognose. - gli fa eco il parlamentare dem Matteo Richetti - E infangano la nostra città, Modena, capitale di democrazia e libertà, e la famiglia di un uomo che ha servito lo Stato e il Paese intero". 

Questa, invece, la nota di Maurizio Sacconi, presidente della Associazione Amici di Marco Biagi: "Le scritte oltraggiose sono indicative del fatto che non è finita la endemica attitudine alla intolleranza e alla violenza nei confronti dei riformisti del lavoro. Vi concorrono i cattivi educatori che perfino dal servizio pubblico indicano ancora i precarizzatori seriali come se l'insicurezza nel lavoro fosse prodotta dalle regole. Vi concorrono le istituzioni 'comprensive' verso i luoghi e le aggregazioni antisistema ove si formano i nuovi violenti. Vi concorre la politica senza memoria né cultura che radicalizza ogni motivo di dissenso dimenticando che il pavimento è bagnato di benzina".