Mario Draghi e la ceramica: le richieste del distretto

Il premier oggi incontra i vertici di Confindustria e visita l’Atlas Concorde a Spezzano. La Bretella sarà tra i temi cruciali

Il presidente del Consiglio Mario Draghi stamattina sarà in visita al distretto ceramico

Il presidente del Consiglio Mario Draghi stamattina sarà in visita al distretto ceramico

Fiorano (Modena), 1 giugno 2021 - Tra i fiori all’occhiello del made in Italy, una vocazione all’export che gli sta permettendo di superare senza particolari drammi una pandemia epocale, il distretto ceramico si presenterà sostanzialmente in forma all’appuntamento con il presidente del Consiglio Mario Draghi in programma questa mattina.

Dopo un sopralluogo in mattinata al Tecnopolo di Bologna, dove visiterà il Data C previsioni meteorologiche, il premier, accompagnato dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, sarà nel comprensorio sassolese intorno a mezzogiorno. Incontrerà in un momento istituzionale dove è previsto un suo intervento conclusivo il presidente di Confindustria ceramica Giovanni Savorani. Draghi contestualmente ha chiesto di vedere da vicino una delle aziende del comprensorio: la visita è stata organizzata all’Atlas Concorde di via Canaletto a Spezzano.

La giornata rappresenta di sicuro un’occasione storica per il comparto di confrontare strategie e criticità con una delle massime cariche istituzionali del Paese e nello specifico di maggiore peso politico anche a livello internazionale. Il settore ha vissuto il 2020 sull’ottovolante: bene i primi tre mesi, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2019. Poi quando è cominciato il lockdown a marzo è arrivata la gelata. Tutto lasciava presagire che si sarebbe assistito impotenti a un rosso epocale. E invece il mercato si è ripreso in maniera robusta. Il riscatto si è verificato nei mesi estivi: ci sono stati incrementi di consumo inaspettati. Restano ora sul tavolo due aspetti che saranno sicuramente oggetto di confronto questa mattina con il presidente del Consiglio.

La prima è la battaglia sulle emission trading voluto dalla Commissione europea per tagliare le Co2 nell’aria e che prevede la possibilità per settori esposti alla concorrenza internazionale di usufruire di misure compensative, come il recupero dei maggiori costi dell’energia. Il problema è che tra i comparti che hanno diritto alle agevolazioni non c’è la ceramica. Il pericolo è di perdere competitività rispetto ai concorrenti. L’altra urgenza sono le infrastrutture, in particolare la Bretella Sassuolo-Campogalliano: secondo Confindustria l’opera velocizzerebbe la circolazione delle merci inquinando meno, non di più. E costituirebbe un’opportunità per recuperare competitività rispetto alla concorrenza spagnola e turca.