Maserati, nuovi spazi per i motori elettrici

L’azienda ha chiesto al Comune di poter ampliare il suo storico stabilimento: previsti edifici a due piani sul lato di via San Giovanni Bosco

di Stefano Luppi

La Maserati chiede di ampliare il proprio storico stabilimento di viale Ciro Menotti 322 attraverso l’aumento di cubatura per alcune centinaia di metri quadrati interni agli spazi dove il Tridente opera da poco più di ottant’anni (la collocazione qui dell’imprenditore Adolfo Orsi risale al 1939, dopo l’acquisto di due anni prima dai fratelli Maserati). E lo fa per potenziare lo sviluppo della produzione di auto elettriche, dunque guardando al futuro. Lo si apprende da documenti comunali del 10 ottobre scorso, nei quali si dice che "a seguito di richiesta presentata dalla società Maserati Spa" c’è l’attivazione del "procedimento unico con domanda di permesso di costruire" che porta a "variante agli strumenti urbanistici comunali, Regolamento urbanistico edilizio" per "ampliamento dell’attività produttiva". Al di là della terminologia burocratica, dunque, la storica eccellenza dell’automotive modenese allarga gli spazi nella sua "cittadella", un’area amplissima ma comunque "compressa" tra il cavalcavia Ciro Menotti, la ferrovia che la divide dalle ex fonderie e dalle vie Divisione Acqui e San Giovanni Bosco. Proprio lungo questa strada laterale si affacciano i nuovi locali su cui Maserati ha chiesto l’aumento della cubatura. L’aumento richiesto è di circa 300 metri quadrati, su due piani, anche se l’azienda fa presente che potrebbe richiedere anche altri ampliamenti. Qui saranno collocate strumentazioni utili a studiare e realizzare i motori "verdi" su cui Maserati ha già aperto. Il Tridente, infatti, di recente ha presentato la nuova GranTurismo Folgore, prima vettura nella sua storia ad adottare un sistema di propulsione interamente elettrico a batteria sviluppato con soluzioni tecniche d’avanguardia. I nuovi edifici, di colore grigio con finestre affacciate sul muro e sulla strada, secondo i progetti saranno affiancati da alcuni alberi e il primo piano sarà un po’ arretrato dalla strada in modo da mitigare l’impatto visivo. Nei documenti comunali, così, Maserati spiega che, dopo altri recenti ampliamenti, ora "l’evoluzione delle tecnologie automobilistiche e l’introduzione dei motori elettrici necessitano di nuovi studi e sperimentazioni che implicano la necessità di nuovi spazi. Mediante la presente proposta, si richiede la possibilità di realizzare un ulteriore ampliamento sul confine della proprietà Maserati con via San Giovanni Bosco. Si segnala l’interesse pubblico dell’intervento in questione, che consentirebbe di sviluppare nel complesso Maserati, urgenti e necessarie ricerche per il miglioramento di tecnologie nella produzione di auto elettriche con positive ricadute occupazionali ed ambientali altrimenti non realizzabili". L’azienda infine ricorda che l’area è quasi satura: "La presenza di vincoli ferroviari a nord dell’area del complesso, la collocazione di edifici esistenti, di cui alcuni di tipologia che caratterizzano l’insediamento e non rendono disponibili ulteriori spazi, nonostante gli indici edilizi del Rue vigente consenta ulteriori ampliamenti".