Massimo Bottura e il turismo: i taxi a Maranello dovrebbero essere tutti Ferrari

E' questa la ricetta dello chef pluristellato, illustrata alla Conferenza nazionale del turismo motoristico promosso da Città dei motori

Lo chef stellato Massimo Bottura

Lo chef stellato Massimo Bottura

Maranello (Modena), 20 mag. (askanews) - I taxi a Maranello? Come minimo dovrebbero essere essere tutte auto "2+2", la prima auto Ferrari a quattro posti prodotta in larga scala. Perché per lanciare il turismo motoristico in Italia, bisogna "cucire" e "far dialogare tutti" dagli alberghi alle aziende, dalle eccellenze gastronomiche alla cultura. E' questa la ricetta dello chef pluristellato, Massimo Bottura, illustrata alla Conferenza nazionale del turismo motoristico promosso da Città dei motori. "Il sindaco di Maranello mi ha detto che qui abbiamo bisogno di mezzi per poter visitare le eccellenze del territorio - ha detto Bottura -, ma qui non puoi avere un taxi normale, ma un '2+2' come minimo. Immagina che comunicazione nel mondo che avresti". Lo chef della Francescana ha ricordato un altro episodio per spiegare il concetto. Il cantante dei REM, Michael Stipe, appassionato di motociclette e gastronomia, un giorno mi ha chiesto dove poter comprare Parmigiano Reggiano. E l'ho mandato a Rosola a bordo di una Ducati. Dopo un giro sulle colline con la moto è tornato a casa con sei chili di formaggio nello zaino e ancora oggi si ricorda di questa esperienza". Per Bottura bisogna creare "una piattaforma che collega Federalberghi, i musei, i borghi, gli hotel, le università, le aziende". Questo "ci permetterebbe di vedere immediatamente che tra Modena, Maranello, Bologna e Sant'Agata Bolognese sta passando un evento e abbiamo bisogno che in quel preciso momento ci siano i musei aperti, hotel disponibili e strutture che permettono di vivere questa esperienza a 360 gradi". L'idea è quella di "cucire come un sarto" e "unire esperienza gastronomica, mettendo insieme Ferrari, Maserati, Ducati e Lamborghini che dialogano tra loro".

Vaccino Emilia Romagna: quando è il turno degli operatori turistici

Bonaccini: "Pronti a lavorare per il turismo motoristico"

L'Emilia-Romagna, che "porta in tutto il mondo il brand della Motor Valley" è "disponibile" a lavorare insieme a Città dei Motori per promuovere la Carta del turismo motoristico. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, partecipando alla Conferenza nazionale del turismo motoristico a Maranello. "Noi abbiamo il brand Motor Valley, il prodotto turistico dell'Emilia-Romagna che vendiamo in tutto il mondo - ha spiegato Bonaccini -. Siamo pronti a collaborare, mi pare che la proposta per l'Italia sia molto interessante". Del resto "il Made in Italy mediamente richiama il tema della meccanica, dei motori e della meccatronica. Certamente l'Emilia-Romagna da questo punto di vista fa la parte del leone perché noi siamo la vera Motor Valley mondiale, quindi sì tutta la disponibilità a lavorare insieme".