Massimo Bottura e la Guida Michelin 2021: le stelle sono quattro

Lo chef dell'Osteria Francescana si conferma nel firmamento dell'enogastronomia e aggiunge un fiore all'occhiello: il Premio Sostenibilità

Guida Michelin 2021: Massimo Bottura  fa incetta di stelle (Foto Petrangeli)

Guida Michelin 2021: Massimo Bottura fa incetta di stelle (Foto Petrangeli)

Modena, 25 novembre 2020 - Brilla la quarta stella Michelin sull’Osteria Francescana. Oltre alle tre riconfermate, lo chef pluristellato Massimo Bottura si guadagna anche la Stella Verde, quella della sostenibilità. Reduce da un world economic forum, organizzato assieme alla Fao, in qualità di Ambasciatore delle Nazioni Unite; premiato a Dubai per la sua ‘trattoria’ sulla spiaggia ‘Torno Subito’, una sorta di ‘circo felliniano’ ricco di colori e di gioia, inaugurato un anno e mezzo fa; numero uno nella top Italy 2021 dei migliori cinquanta ristoranti d’Italia per fasce di prezzo, progetto che porta la firma di Barbara Guerra; premiato dal Gambero Rosso per il miglior pranzo dell’anno Bottura è di nuovo in cima all’Olimpo.

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‘Coglie’ la quarta stella verde, assoluta novità nel panorama della prestigiosa ‘rossa’, premio per il suo impegno nei confronti del pianeta terra, e già pensa ai progetti futuri. Ne ha fatta di strada lo chef modenese, eppure ad ogni uscita della ‘rossa’ Michelin non manca di commentare: “Se un giorno perdi una stella, chiediti perché è successo”. A dimostrazione del fatto che non è mai stato tenero con il suo lavoro. Aspirare alla perfezione significa sudore, sacrificio quotidiano. Lo sa bene lo chef pluripremiato che ogni giorno, all’interno del suo tempio gastronomico nel cuore di Modena, l‘Osteria Francescana’, assieme alla sua squadra, “per me una grande famiglia”, sembra ricominciare da capo, senza mai dare nulla per scontato. Con lo stesso rigore, lo stesso ossequio alla materia prima che si trasforma, diventa cibo su cui i cinque sensi possono ‘filosofare’.

E’ qui il segreto della riconferma, anche nell’edizione 2021 della storica e nobile Guida ‘rossa’ Michelin, delle tre, pardon 4 ‘stelle’ che brillano dal 2011 nell’Osteria Francescana. Dalla prima stella Michelin guadagnata nel 2002, alla seconda nel 2006 fino alla terza, tanto sperata e attesa, che ha fatto piangere di gioia Bottura e il suo staff, e che, ad ogni riconferma annuale, regala emozioni e conferisce nuovo lustro. Il patron del ristorante per due volte, 2016-2018, numero uno al mondo nella classifica dei World’s 50 Best Restaurants, continua infatti a sfoggiare la sua inesauribile creatività.

Se le ‘stelle’ Michelin rappresentano per ogni chef l’encomio massimo, per Bottura sono il trampolino di lancio verso nuove imprese intorno al pianeta ‘cibo’, che diventa condivisione, mensa per sfamare i poveri, ‘lotta allo spreco’. Ambito, quest’ultimo, che lo scorso settembre è valso al patron della Francescana, appunto, la nomina ad ambasciatore Onu. Un impegno che Bottura porta avanti da anni, perché “usare gli ingredienti al massimo potenziale significa ridurre i rifiuti", e che rientra tra gli obiettivi della sua Food for Soul, l’Onlus fondata con la moglie Lara Gilmore, da cui parte l’esperienza dei ‘refettori ambrosiani’ per i poveri, il prossimo in Messico. Nemmeno il lockdown è riuscito a fermare lo chef stellato che a suon di dirette ha prodotto uno show di cucina online chiamato Kitchen Quarantine, progetto che ha visto riunita la famiglia Bottura, papà, mamma, e i figli Charlie e Alexa.

Uno ‘show cooking’ in diretta che ha incoraggiato le persone a vedere il potenziale invisibile in ogni ingrediente, un invito a godersi la bellezza inaspettata nella vita quotidiana. E in questo anno ‘irreale’ dove anche la ristorazione è messa a dura prova, la terza stella Michelin sembra avere un valore ancora più grande, perché parla di privazioni e sacrifici ancora più duri, e di futuro incerto.