Maturità Modena, lo studente: "Voto basso, faccio causa". Ma il Tar respinge il ricorso

Il ragazzo, iscritto al Volta di Sassuolo, sosteneva di essere stato penalizzato alla maturità

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Modena, 8 luglio 2022 - Si è presentato all’esame di maturità sentendosi preparato e sicuro. La sua ‘prova orale’ è stata però ritenuta insufficiente dalla commissione e, per questo, lo studente è stato promosso con una media inferiore rispetto a quella registrata nel corso dell’anno scolastico. Ritenendo ingiusta la votazione, il giovane ha quindi deciso di impugnare il provvedimento con cui il consiglio di classe all’esito finale dell’esame gli aveva assegnato il punteggio di 64/100. La prima sezione del Tar, però, lo ‘ha bocciato’ a sua volta, respingendo il ricorso.

Protagonista della singolare vicenda un ex alunno dell’Istituto scolastico ’A.Volta’ di Sassuolo, che aveva partecipato alle prove di esame di maturità nell’anno scolastico 2019- 2020. Ora i legali del giovane, gli avvocati Massimo Fontanesi e Stefano Manfreda annunciano appello, reputando non condivisibile la sentenza emessa dal tribunale amministrativo. In sostanza lo studente, che è stato comunque promosso, chiedeva attraverso il ricorso al Tar l’attribuzione di un voto maggiore all’esame orale, reputando di averlo sostenuto correttamente, dimostrando le proprie capacità. L’interesse a promuovere il ricorso – fanno sapere gli avvocati – è legato al fatto che il giovane avrebbe voluto partecipare ai concorsi per le forze armate, per i quali la votazione finale della maturità gioca comunque un ‘ruolo’ importante.

Secondo la difesa sarebbero emerse dai verbali relativi alle operazioni di preparazione e svolgimento dell’esame di maturità, nonché dal verbale di scrutinio della prova finale diverse incongruenze. Le votazioni sarebbero – secondo la difesa – incompatibili e contraddittorie rispetto ai crediti maturati durante il percorso curriculare dello studente e i verbali non risulterebbero motivati. Secondo i giudici, però, non appare contraddittorio né illogico il fatto che uno studente, i cui risultati scolastici curriculari e di ammissione agli esami di maturità siano stati sufficienti sia risultato poi fortemente carente nella prova orale da non superare conclusivamente le prove di esame. ‘Al contrario – scrivono i giudici nelle motivazioni della sentenza – sarebbe illogico negare alla commissione d’esame il potere di emettere un giudizio di insufficienza, frutto della sommatoria dei voti relativi alle varie voci di valutazione. Vale rilevare – concludono i giudici – che nella specie si è unicamente in presenza di attività contrassegnata da discrezionalità tecnica’. I giudici della prima sezione hanno quindi rigettato il ricorso.