«Maturità, i ragazzi sono preparati»

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SONO già partiti gli esami di maturità 2019, almeno per la parte burocratica e l’insediamento delle commissioni con la consueta pioggia di certificati medici dei commissari esterni che rinunciano, da sostituire in corsa. Per gli studenti di quinta delle scuole superiori, invece, il D day è domani quando in 6.082 (il 18% dei maturandi della regione) affronteranno il tema di italiano. Ore 8: campanella e sei ore per la prima prova. Giovedì doppia prova di indirizzo e poi via verso l’orale con le tre buste.

Una maturità nuova di zecca: le oltre seimila ‘cavie’ saranno esaminate da centinaia di docenti (tre interni e tre esterni) riuniti in 145 commissioni guidate ciascuna da un presidente esterno. Pur tra polemiche (soprattutto per la soppressione del tema di storia) ed errori grossolani da parte del Miur nelle simulazioni, tutto è pronto per un esame di Stato con molte novità: via il temutissimo quizzone, c’è l’ansiogeno orale con tre buste contenenti un argomento da cui partire estratto a sorte. Nel colloquio, va portata anche una relazione sull’esperienza di alternanza scuola-lavoro e sono previste domande su attività inerenti Cittadinanza e Costituzione.

RIVOLUZIONE per le seconde prove, tutte doppie. Al classico, latino-greco (traduzione dal latino; analisi di un testo greco); allo scientifico, matematica-fisica (due problemi e otto quesiti che mixano le due materie). Nuova modalità anche per italiano. Qui si avranno tre e non più quattro tipologie di prova: via la traccia storica, restano l’analisi del testo (tipologia A), la tipologia B (tre tracce): analisi e redazione di un testo argomentativo; la tipologia C (due tracce): riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Rivoluzione anche nel calcolo del punteggio: i crediti pesano fino a 40 punti, le tre prove (due scritte e l’orale) al massimo 20 ciascuna.

«SONO state introdotte molte novità, ma è stato fatto un percorso di formazione molto attento con i docenti e il personale che affronterà l’esame. Gli studenti hanno effettuato simulazioni che li hanno rassicurati e quindi ci sono tutte le condizioni per affrontare questo esame al meglio». A dirlo è Silvia Menabue, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, che fa poi un ‘in bocca al lupo’ agli studenti: «E’ un momento importante per voi, un momento di passaggio e di chiusura di un ciclo, ma dovete affrontarlo con la consapevolezza che il percorso svolto in questi cinque anni sarà determinante per il vostro successo. Il peso del percorso compiuto, col nuovo esame, è ancora più significativo che in passato».

Insomma, il bagaglio con cui gli alunni arriveranno all’esame sarà importantissimo: il più è dunque fatto. «Inoltre – aggiunge Menabue – i docenti in commissione saranno pronti a valorizzarvi. L’ansia pre-esame è una cosa normale, fisiologica, ma sappiate che vi confronterete con persone pronte a tirare fuori il meglio».