"Maxi bollette, polisportive costrette a misure drastiche"

Riccardo Breveglieri, presidente di Spazio Coop che racchiude 13 realtà: "Tra le strategie, spegnere il riscaldamento. Senza aiuti non ci sono alternative"

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La situazione degli impianti sportivi cittadini e delle polisportive modenesi in diritto di superficie, titolari delle proprie utenze, si fa sempre più critica per ciò che riguarda il caro energia, un aumento delle bollette che in questo inverno 20212022 ha raggiunto livelli inimmaginabili fino a pochi mesi fa e ha costretto alcune associazioni a ridurre orari e servizi. "In alcuni casi le spese sono quasi triplicate rispetto allo scorso anno", racconta Riccardo Breveglieri, presidente di Spazio Coop, la Cooperativa Immobiliare che riunisce 13 polisportive e centri sportivi modenesi, tra i principali luoghi di aggregazione sociale e sportiva della città. Nel dettaglio la mappa dei centri sotto Coop Spazio, tutti in diritto di superficie fino al 2048, abbraccia tutta la città e coinvolge l’associazione Polisportiva Gino Nasi, Polivalente 87 e Gino Pini, Polisportiva San Faustino, Polisportiva Invicta, Polivalente Morane, Polisportiva Sacca, Polisportiva Saliceta, Polisportiva Villanova, Polisportiva Baggiovara, Polisportiva Madonnina, Bocciofila Modenese, Polisportiva Modena Est e da pochi anni Sport Village 161.

Breveglieri, il primo incontro emergenziale con le polisportive è stato venerdì scorso?

"Sì, venerdì sera ci siamo riuniti coi rappresentanti delle polisportive consorziate in Spazio Coop, per un confronto dettato dall’attualità, dai problemi quotidiani che la pandemia ci sta creando fino all’aumento esponenziale delle utenze".

Cosa è emerso?

"Tutte e 13 le polisportive hanno definito una strategia omogenea per cercare di contenere l’impatto di questa situazione. È evidente come le entrate siano crollate a causa di una frequentazione dei circoli drasticamente diminuita, mentre dall’altra parte i costi energetici e in modo particolare del gas sono più che raddoppiati rispetto a un anno fa".

Può darci dei numeri?

"Le nostre polisportive, contando il solo mese di dicembre 2021, hanno avuto una spesa per il gas e quindi per il riscaldamento pari a 130mila euro. Nel dicembre dello scorso anno di poco superava i 50mila".

C’è ovviamente una differenza tra impianti pubblici e diritti di superficie?

"Gli impianti comunali hanno l’intestazione diretta delle utenze al Comune, le nostre bollette invece sono direttamente intestate e pagate dai sodalizi". Qualche aiuto è arrivato?

"Il Comune ha erogato alcuni fondi, ma ovviamente nulla che sia sufficiente a ridurre l’impatto dei costi così aumentati".

Alcune polisportive, vedi Saliceta o Gino Pini, hanno già comunicato ai soci che spegneranno i riscaldamenti o prenderanno altri provvedimenti...

"Fa parte del piano di contenimento dei costi cui accennavo prima. È evidente che questo può creare un disservizio o una ridotta qualità dello stesso, rispetto a quanto i soci e i cittadini erano abituati ad avere. Ripeto però: l’impatto economico di questi rincari è molto pesante e necessita di interventi drastici". C’è un tavolo aperto con le istituzioni e coi fornitori di energia?

"Sì, abbiamo chiesto interventi sia al Comune (che ci ha dato un contributo straordinario in dicembre) che alla Regione e c’è sul tavolo del Governo un decreto ancora non varato e di cui non conosciamo i contenuti: ma sono interventi piccoli, che coprono soltanto una percentuale minima parte dei costi. In più stiamo discutendo con Hera".

Sconti in bolletta o rateizzazioni?

"Immagino che ottenere degli sconti sia molto dura, ci stiamo battendo per una rateizzazione dei pagamenti di lungo periodo che permetta alle polisportive di far fronte a questi costi senza chiedere prestiti o interventi finanziari soltanto per pagare le utenze".

Alessandro Trebbi