Maxi poli produttivi a Nonantola Civici e ambientalisti: "Bloccateli"

Appello all’amministrazion per fermare le varianti: "Un disastro da evitare"

Torna di stretta attualità la questione delle varianti urbanistiche previste per il polo logistico di Gazzate e per il centro produttivocommerciale Fondo Consolata. Presto, infatti, una decisione in merito sarà assunta dal consiglio comunale. Diverse forze politiche e associazioni, quindi, scendono ora in campo apertamente per chiedere lo stop a "un disastro che può e deve essere evitato, per il bene della collettività". A fare appello all’amministrazione per bloccare queste due varianti sono nello specifico le liste Movimento 5 Stelle Nonantola, Nonantola Libera, Nonantola Progetto 2030, Una mano per Nonantola e le associazioni Comitato Ambiente è Salute - Nonantola, Comitato cittadini alluvione Nonantola, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta Modena, Giunchiglia-11, Iniziativa Nonantolani, Legambiente Nonantola, nanoGAS e Rinascere APS. "Nel marzo scorso avevamo chiesto, con una lettera aperta – spiegano in una nota congiunta queste liste e associazioni – che l’amministrazione non procedesse all’insediamento di nuove attività economiche a elevato impatto ambientale prima della formazione e della discussione del nuovo Piano Urbanistico Generale. Ci riferivamo a due grandi insediamenti urbanistici che, a nostro avviso, avrebbero provocato pesanti ripercussioni negative per tutta la collettività: il polo logistico di Gazzate e l’insediamento produttivocommerciale della Consolata. Il primo, su un’area di 140mila mq posta a sud di via Zuccola, prevede un grande polo dedicato alla logistica conto terzi su gomma con 70 baie di carico e 1.400 passaggi mensili di camion che si riverseranno sul punto più critico per la mobilità nonantolana. Il secondo interesserà un’area di oltre 90mila mq posta fra il fiume Panaro e la rotatoria Modena, con insediamenti commerciali e produttivi collocati fuori dal perimetro della tangenziale. Entrambe le zone sono state interessate dall’alluvione del dicembre 2020. Non solo a questa nostra richiesta non è stata data risposta – proseguono le liste e le associazioni – ma nemmeno si è aperto un dibattito pubblico che coinvolgesse la comunità di Nonantola su scelte così impattanti per il territorio. Con i privati, invece, si è già concluso un accordo di prevendita per i terreni del polo logistico e i due progetti sono in avanzato stadio di definizione…

Le associazioni e le liste firmatarie ribadiscono la loro ferma contrarietà alla realizzazione di queste opere e chiedono al consiglio comunale di evitare responsabilmente trasformazioni urbanistiche contrarie agli obiettivi dello sviluppo sostenibile, della riduzione dell’inquinamento atmosferico, della riduzione del consumo di suolo, della tutela dell’ambiente e della mitigazione del cambiamento climatico".

m.ped.