Memoria Festival a Mirandola Ospiti Cabrini, Accardo e Desiati

Dal 30 settembre al 2 ottobre scrittori, musicisti, attori, giornalisti e storici sul tema del ’Vivere insieme’

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di Stefano Marchetti

Vivere insieme non è mai facile. Soprattutto perché non sempre possiamo scegliere come e con chi farlo. "Già nel 1977 Roland Barthes sottolineava che realizzare la vita in comune significa riconoscerne complessità e mistero. Spesso le nostre comunità sono composte da persone che si sfiorano senza conoscersi mai davvero", osserva Ernesto Franco, direttore editoriale dell’Einaudi e presidente del comitato scientifico del "Memoria Festival" di Mirandola che dedica la sua settima edizione (dal 30 settembre al 2 ottobre) proprio al ’Vivere insieme’, quello che ci è mancato tanto in questi due anni di chiusure, restrizioni e distanziamenti. Anni che non potremo dimenticare.

Ricchissimo, ambizioso e anche piuttosto ‘pop’ il programma del festival che d’ora in poi – annunciano gli organizzatori – avrà cadenza annuale. "Abbiamo visto con gioia una grande risposta del pubblico. E una ricerca della Fondazione Cassa di Mirandola, principale finanziatrice del festival, evidenzia la notevole ricaduta anche economica sul territorio", sottolinea la professoressa Maria Paola Bergomi, nuova presidente del Consorzio festival. Con circa settanta appuntamenti gratuiti in tre giorni e ospiti di spicco, il Memoria Festival richiede una spesa complessiva di 200mila euro, "ed è quasi un miracolo riuscire a realizzare un programma così ampio con queste risorse, ma crediamo sia importante proseguire l’esperienza", aggiunge il direttore Giampaolo Ziroldi. Quest’anno – come rimarcano il sindaco Alberto Greco e l’assessore alla cultura Marina Marchi – il Comune ha deciso di aumentare il suo investimento.

Articolato in dodici cerchi tematici, il festival si dipanerà nel centro storico di Mirandola, ‘scoprendo’ anche nuovi luoghi come piazza Ceretti o il salone dell’ex Cassa che riaprirà per l’occasione. Dopo un’anteprima il 29 settembre con lo spettacolo "Le guerre di Ulisse" nato da un’idea del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, per tre giorni sarà tutto un fiorire di incontri e dialoghi. Ci saranno scrittori come Mario Desiati, fresco vincitore dello Strega, Nicola Lagioia, direttore del Salone del libro, Veronica Raimo e Marco Belpoliti, attrici famose come Sonia Bergamasco e Alba Rohrwacher, e il maestro delle affiches cinematografiche Renato Casaro. Si parlerà di comunità, e soprattutto di quelle speciali: padre Enzo Bianchi racconterà l’esperienza monastica, lo storico Alberto Melloni esplorerà il mondo della Chiesa e delle Chiese, il generale Giuseppe Cucchi spiegherà cosa significhi fare squadra nell’esercito, mentre il bell’Antonio Cabrini rievocherà la Nazionale del mitico Mundial del 1982. Al festival sono attesi anche Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, i celebri psichiatri Vittorino Andreoli e Paolo Crepet, lo storico dell’arte Tomaso Montanari, i giornalisti Toni Capuozzo e Franco Di Mare, e grandi musicisti, il Quartetto di Venezia con la voce recitante di Maria Paiato, e il violinista Salvatore Accardo in dialogo con il critico Sandro Cappelletto. L’etologo Enrico Alleva racconterà come nel regno animale il vivere insieme sia spesso una necessità per la sopravvivenza, mentre il linguista Gian Luigi Beccaria ci inviterà a riscoprire la lentezza, per meglio comprendere il nostro percorso.

Non mancheranno anche i momenti legati a Pico e alla storia del territorio, con la presentazione delle scoperte archeologiche nel complesso di San Francesco. E una specifica sezione del programma sarà dedicata ai ragazzi, con laboratori in piazza, le storie del Teatro dell’Orsa, gli incontri con narratori d’eccellenza come Guia Risari e Guido Sgardoli. Mentre in piazzale Costa ogni sera alle 20 l’eclettico e fantasioso Circo El Grito ci farà sognare con un tocco di Bach: anche tornare bambini è un sano esercizio di memoria. Info, www.memoriafestival.it