Meno smart working: scatta lo sciopero

I sindacati: "La decisione inaccettabile dell’azienda crea inoltre disuguaglianze fra le varie aree"

L’azienda annuncia la riduzione del lavoro agile, il cosiddetto smart working, e i sindacati annunciano uno sciopero di due ore, che si terrà oggi. Succede nello stabilimento modenese della Maticmind, realtà del settore informatico che impiega oltre 800 dipendenti in tutta Italia e che nello stabilimento emiliano conta 54 addetti. A segnalare l’avvio della mobilitazione sono i sindacati nazionali FimCisl, FiomCgil e UilmUil che indicano la causa della decisione appunto nella "riduzione immotivata del ricorso al lavoro agile, nonostante gli ottimi risultati ottenuti durante la pandemia grazie al lavoro da casa di moltissimi lavoratori e lavoratrici. La decisione inaccettabile dell’azienda - scrivono le tre sigle - crea inoltre disuguaglianze fra le varie aree aziendali e lascia grande discrezionalità all’azienda".

La direzione aziendale, sottolineano Cgil, Cisl e Uil, "ha proposto di ridurre l’utilizzo al lavoro agile, escludendolo, per esempio, per i ‘commerciali’, limitandolo a un giorno a settimana per le ‘segreterie’ e prevedendo negli altri casi, un massimo di due giorni a settimana, elevati a tre solo per le sedi con spazi sottodimensionati, quindi solo quando fa comodo all’azienda".

Una modalità di lavoro nuova, esplosa con la pandemia, a cui hanno fatto ricorso moltissime aziende, per la maggior parte delle quali lo smart working è ora parte integrante dell’organizzazione

del lavoro.