Modena, il prefetto. "Ispezioni continue nei centri profughi"

Paba: "Il Cpr? Ci stiamo lavorando..."

La conferenza in prefettura (Fiocchi)

La conferenza in prefettura (Fiocchi)

Modena, 7 luglio 2018 - Gli arrivi sono in calo, sono scesi dell’80 per cento rispetto allo scorso anno. Ma la gestione dell’accoglienza sul territorio non è comunque cosa facile: il numero dei richiedenti asilo in particolare in città è importante; ci sono centinaia di pratiche da smaltire, corsi da organizzare - perchè il problema dell’alfabetizzazione e della conseguente occupazione sono tangibili - e strutture da controllare.

Ieri il prefetto Maria Patrizia Paba ha convocato il tavolo istituzionale in prefettura proprio per fare il punto sulla situazione accoglienza alla presenza di tutti i diretti interessati: rappresentanti dei comuni, Unioni e gestori. I numeri più importanti riguardano le ispezioni, sempre più minuziose anche a fronte dell’allarme sollevato da queste pagine, quando nel corso di un nostro sopralluogo in una struttura di via Emilia Ovest emersero condizioni igienico sanitarie a dir poco carenti, vista la presenza di ratti nelle stanze degli ospiti.

«Viene garantita una costante verifica delle condizioni dell’accoglienza e del rispetto degli adempimenti contrattuali, attraverso ispezioni condotte da personale prefettizio e del ministero dell’Interno col progetto Mireco – spiega il prefetto – lo scorso anno sono state effettuate 102 verifiche e nel 2018, al 30 giugno, il numero delle ispezioni è pari a 50. Nel caso qualcosa non vada – conferma Paba – arrivano sanzioni e si ripristinano tutte le corrette condizioni». Sempre parlando di numeri, risultano accolti nei centri straordinari della provincia, gestiti dalla prefettura, 1.742 richiedenti asilo assegnati a 40 Comuni.

«Abbiamo una struttura di assistenza diffusa in 227 strutture, numeri che danno atto che il modello di accoglienza diffusa appunto ha preso piede e trovato una sua efficacia». In tema di criticità del sistema, come quello di numerosi profughi sorpresi a spacciare e giusta convivenza con i residenti, il prefetto ha sottolineato che le criticità ci sono ma che «Le situazioni denotano un controllo approfondito da parte delle forze dell’ordine». Tra le altre criticità più volte venute alla luce, poi, ci sono i tempi biblici della burocrazia in tema di valutazione delle pratiche e dei singoli casi di richiesta di asilo politico. «Per snellire le pratiche legate ai permessi di soggiorno – ha assicurato Paba – oltre alle varie misure di rinforzo in campo anche nei tribunali, al ministero sta lavorando ad hoc in questi giorni un gruppo di 250 funzionari. Non solo: nella commissione territoriale di Bologna, competente per Modena, è stata istituita una sezione per l’esame delle istanze di tre province. Ciò consentirà una redistribuzione dei carichi di lavoro e un’accelerazione dell’esame delle istanze stesse».

Il prefetto si è infine soffermato sul tema Cpr, in discussione in questi giorni: «Stiamo lavorando molto intensamente per le procedure amministrative; si tratta di ristrutturare un immobile disabitato dal 2013: dobbiamo fare lavori, bandire le gare per assicurare la gestione. E ci stiamo lavorando con tutti i soggetti interessati e nella massima trasparenza».